Page 99 - I templari e il filo segreto di Hiram
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Colui che nella cattedrale di Reims aveva realizzato un
organo idraulico straordinario, unico al mondo, utilizzando i
principi scientifici che stanno alla base della macchina a vapore.
Colui che sempre a Reims aveva fondato una scuola dove agli
studi teologici si affiancavano quelli scientifici, dove la lettura
dei classici latini si accompagnava con lo studio delle scienze del
quadrivio: prima vera università Europea.
Colui che si era adoperato per diffondere l'uso dell’abaco in
Europa.
Colui che aveva curato personalmente la traduzione
dall’arabo, con l’aiuto dell’amico Lupido di Barcellona, di trattati
d’algebra e astronomia, sconosciuti nell’Occidente cristiano.
Colui che conosceva il segreto dell’orologio meccanico, opera
incredibile per quei tempi, e ne costruì uno a Reims, anticipatore
dell’orologio solare di Magdeburgo.
Colui che aveva scritto innumerevoli e dotti libri:
di matematica come il “De numerorum divisione”,
di geometria come il “De sphaerae constructione”,
di astronomia come il “liber de astrolabio”, con esauriente
descrizione di uno strumento che si sarebbe diffuso in Europa
soltanto cinquant’anni dopo con Ermanno Contratto;
di filosofia come il “De rationali et ratione uti” in cui
risolveva la difficoltà dialettica sollevata da Porfirio, filosofo
greco vissuto nel III secolo, circa la legittimità dell’espressione
“chi è ragionevole usa la ragione!”;
autore di centinaia di epistole, tra le quali la famosa “Epistola
ad Adelbodum”, il “Sermo de informatione episcoporum”, il
“De corpore et sanguine Domini” e molti altri.
Colui che si era erto come gigante tra folle gementi in attesa
dell’anno mille.
Ebbene, fu fin troppo facile sospettare che avesse fatto un
patto con il diavolo.
L’ignoranza umana, abisso senza fondo, non tardò ad
attribuire tante conoscenze a un’alleanza con il demonio.
Questi erano i tempi!
Silvestro II non lasciò eredi.
Cinque secoli lo dividevano da Leonardo da Vinci.
Chierici superstiziosi cominciarono a malignare d’intese
segrete con gli Arabi, nonostante fosse noto che papa Silvestro,
per primo, avesse progettato la liberazione di Gerusalemme
tramite un’armata di pellegrini combattenti.
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