Page 101 - I templari e il filo segreto di Hiram
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d’oro, e cavalieri aurei e lo stesso imperatore seduto a mensa,
ovviamente tutto d’oro, in compagnia dell’imperatrice. Ma gli fu
impedito di prendere qualcosa! Vigilava quell’immenso tesoro la
statua di un fanciullo, ovviamente d’oro, con l’arco teso, pronto
ad infilzare con auree frecce chiunque osasse toccare il minimo
oggetto. I due “esploratori” riemerso in Campo Marzio
miracolosamente illesi e il papa provvide a ricoprire ogni cosa
con cura e, da allora, quella villa straordinaria giace sottoterra per
omnia saecula saeculorum. Un tesoro immenso che da secoli
ossessiona i sogni dei Romani.
Meno innocua fu un’altra storiella: quella di un busto
misterioso che il papa consultava nottetempo e che rispondeva
alle sue domande assentendo o dissentendo. Un busto costruito
dallo stesso Gerberto d’Aurillac, futuro papa, quand’era
arcivescovo a Reims. Anzi, proprio quel busto meccanico e
misterioso, in grado d’intravedere il futuro, gli aveva permesso
con i suoi cenni di diventare papa. C’era forse da stupirsi se un
papa simile aveva allestito stanze in San Pietro in Vaticano dove
custodiva e proteggeva in gran segreto opere meccaniche
misteriose, da lui stesso costruite?
Orbene, secondo quella storiella, un giorno il papa interpellò
il busto meccanico sull’ora della sua morte, nonostante avesse
fatto dipingere molte meridiane con il motto: “meam nosci, tuam
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nesci ” Una legge universale che non è lecito violare! E il busto
gli rispose: “Morrai quando celebrerai messa a Gerusalemme!”.
Una risposta che aveva indotto al sorriso il papa: quando mai
sarebbe andato a Gerusalemme, peraltro occupata dagli odiati
islamici?
E proprio l’ambiguità di questa risposta, come nelle migliori
storie, lo avrebbe tratto in inganno. Fraintendimento svelato il
giorno in cui papa Silvestro II andò a celebrare messa in una
chiesa consacrata alla Santa Croce di Gerusalemme e allora,
improvvisamente, intuì che era giunta l’ora della sua morte,
mentre strani rumori salivano terrificanti dalle viscere della terra,
con un gran scuotimento di catene. Ecco, il diavolo che veniva a
prendersi la sua anima, come avevano pattuito molti anni prima:
l’animo in cambio di una grande conoscenza e della
consacrazione a papa.
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Conosci la mia ora, la tua (quella della morte) ignori!
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