Page 104 - I templari e il filo segreto di Hiram
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                innumerevoli  e  meravigliosi  regali,  finendo  nelle  mani  degli
                usurai. Poi, abbandonato da tutti, sperimentò la miseria più nera,
                finché  un  giorno,  fuori  di sé  per  la  drammatica  situazione,  per
                giunta  attanagliato  dai  morsi  della  fame,  ma  sempre
                perdutamente  innamorato  della  figlia  del  prevosto,  finì  per
                vagare  fuori  città  in  un  folto  bosco  sprofondato  in  scellerate
                intenzioni  suicide.  Cammina  e  cammina,  arrivò  in  una  radura
                dove  incappò  in  una  donna  stupenda,  procace,  dotata  di  una
                bellezza straordinaria, oltre ogni immaginazione, una "femmina
                da urlo" che se ne stava seduta su un sasso, coperta da un drappo
                rosso  di  seta,  con  in  grembo  un  mucchio  di  monete  d’oro.  La
                donna misteriosa lo chiamò per nome, con voce soave, suadente,
                celestiale  e  gli  offrì  tutto  quel  tesoro;  ma  in  cambio  chiuse  un
                piccolo  sacrificio!  Doveva  smettere  di  desiderare  la  figlia  del
                prevosto!  Gerberto  accettò  e  allora  quella  donna  bellissima  gli
                svelò il suo nome: Meridiana, e confessò di aver serbato per lui,
                soltanto  per  lui,  tanto  denaro  e  la  sua  stessa  verginità.  Invece
                d’insospettirsi, Gerberto l’abbracciò entusiasta e la baciò; ma non
                si spinse oltre, poiché era pudico e non colse la verginità che gli
                veniva  offerta  su  un  piatto  d’argento.  Poi  si  riempì  la  giubba
                delle monete d’oro: ringraziò la misteriosa benefattrice e tornò in
                città  dove  saldò  tutti  i  debiti,  stupendo  gli  strozzini  che  gli
                facevano la posta. Tre sere dopo incontrò nuovamente Meridiana,
                in  una taverna all’interno delle  mura  della  città, e  questa  volta
                finirono a letto, amandosi intensamente, anche "contro natura".
                Da quel momento la vita di Gerberto mutò radicalmente: divenne
                ricchissimo ed eguagliò in sapienza il re Salomone, notoriamente
                il  più  dotto  tra  gli  uomini;  s’improvvisò  soccorritore  dei
                bisognosi, difensore delle vedove, degli orfani e degli oppressi e,
                in tal modo, la sua fama si sparse fuori dalle mura di Reims. A
                questo  punto  la  figlia  del  prevosto  si  accorse  di  Gerberto  e
                cominciò  a  corteggiarlo:  ardeva  d’amore,  si  struggeva  nella
                gelosia  nel  vederlo  in  compagnia  di  Meridiana,  si  pentiva  di
                averlo  respinto  lo  pretendeva  tutto  per  sé  e  non  volgeva  più
                altezzosa lo sguardo altrove! La giovane, pazza d’amore, ricorse
                infine all’aiuto di una vecchia, cuoca eccellente, maga sapiente,
                che  approntò  un  ricco  pasto  per  Gerberto,  con  vini  squisiti  e
                deliziosi intingoli poi, quando l’ospite si addormentò in giardino,
                la figlia del prevosto lo abbracciò, gli si strusciò contro, lo eccitò
                e appagò ogni suo carnale desiderio. Meridiana, alla quale non si
                poteva  nascondere  nulla,  essendo  una  diavolessa,  si  sdegnò  di


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