Page 93 - I templari e il filo segreto di Hiram
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Allo stesso modo Silvestro II si prefigurava come amico e
consigliere di Ottone III, che paragonava a Costantino!
Probabilmente non ci fu mai idillio più proficuo e intenso tra
un papa e un imperatore.
La mitica “Renovatio Imperii” sembrava a portata di mano: la
restaurazione imperiale, ispirata ai valori dell'antichità classica.
Ma Deus non voluit!
Troppo breve il mandato papale di Silvestro II e troppo breve,
anche, la vita del giovane imperatore.
Appena assiso sul soglio di Pietro Gerberto, ora papa
Silvestro II, volle palesare un gesto di conciliazione con il suo
“vecchio” avversario e confermò Arnolfo come arcivescovo di
Reims. Perché infierire? Aveva vinto oltre ogni legittima
aspettativa.
Seppure fosse stato in precedenza uno strenuo difensore
dell’autonomia dei sinodi vescovili, acclamato papa, Silvestro
divenne strenuo sostenitore della supremazia pontificale su tutti i
vescovi, consapevole che la cristianità necessitasse di una guida
sicura.
Forse per allentare i condizionamenti imperiali o forse per una
visione strategica continentale, Silvestro II propose al giovane
imperatore di attrezzare di Venezia, nodo di congiunzione tra
Oriente e Occidente, come “terza capitale” del vasto impero,
dopo Roma e Costantinopoli. Tra i sicuri canali do quella città
lagunare, lontano dalle trame romane sovente letali, sarebbe
cresciuto suo figlio, che mischiava il sangue sassone con quello
di Bisanzio: futuro signore di un impero esteso dalle Fiandre
all’Armenia. E ben presto molti territori perduti, ceduti agli
Arabi, sarebbero stati riconquistati e recuperati alla fede
cristiana, alla civiltà europea: primo fra tutti le città di
Gerusalemme! E poi la valle del Nilo, fino alla mistica
Tebaide…
Un sogno a occhi aperti.
Un sogno troppo grande e mancò il tempo per realizzarlo.
Silvestro II ben presto capì come non fosse facile il compito
di timoniere sulla barca di San Pietro, in mari perennemente in
tempesta, soprattutto a Roma.
Nell’anno 1001 scoppiò una rivolta improvvisa e violenta
contro il Giovane imperatore Ottone III: una rivolta ispirata e
organizzata dalla potente famiglia patrizia dei Crescenzi, da
molti anni veri padroni non soltanto della città, ma delle
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