Page 92 - I templari e il filo segreto di Hiram
P. 92
pagina n.91 420451_LAVORATO.pdf
sede arcivescovile altrettanto prestigiosa, in quei giorni vacante:
quella di Ravenna. Correva l’anno 997 e da quella cattedra il
nuovo arcivescovo osò far udire la sua voce e coraggiosamente
criticare lo strapotere papale e le sue ingerenze nelle prerogative
dei vescovi, memore di quanto era accaduto a Reims.
Ma ormai era soltanto questione di tempo: il soglio di Pietro
era a portata di mano.
A Giovanni XV successe Gregorio V, ma fu un papato di
breve durata, poiché il nuovo papa sarebbe ben presto stato
soppresso con il veleno, in quel covo d’intrighi a cui si era ridotta
Roma
L’imperatore Ottone III, che all’epoca aveva diciannove anni,
voleva a Roma un papa fidato e, più ancora, un sostenitore della
“rinnovatio Imperii” che andava perseguendo con grande
caparbia. Era infatti massima aspirazione del giovane imperatore
riportare in auge l’Impero Romano e unire Occidente all’Oriente.
Non a caso, perseguendo questo obiettivo, aveva chiesto in sposa
una principessa bizantina.
Ottone III era un idealista e un pacifista: si adoperava per
un’Europa nuova, senza guerre, con la speranza di stabilirsi
definitivamente a Roma, nel frattempo tornata all’antico ruolo di
“caput mundi”. Il nuovo arcivescovo di Ravenna, ovviamente,
non era estraneo a simili ideali e, anzi, ne era l’ispiratore! Con
l’unione dei due imperi sarebbe stato possibile ricostituire l’unità
dell’antico Impero Romano dopo seicento anni di profonde
divisioni e il fiume della storia avrebbe intrapreso un nuovo
corso. Né ci sarebbe stato lo scisma tra le Chiese di Oriente e
d’Occidente, diversamente inevitabile.
L’ascesa sul soglio di Pietro dell’arcivescovo Gerberto non fu
un “bivio pitagorico”, ma si trattò di una via maestra. Correva
l’anno Domini 999.
Era il primo papa francese! Un papa straordinario, se non
unico, che s’interessò soltanto a questioni religiose e politiche,
ma si adoperò per introdurre le conoscenze arabe di aritmetica,
geometria e astronomia in Europa.
La stessa scelta del nome: Silvestro, non fu casuale.
Silvestro I era stato il primo papa del cristianesimo emerso
dalle catacombe, consigliere e amico personale di Costantino che
la tradizione voleva avesse guarito miracolosamente dalla lebbra:
l’imperatore romano che aveva issato la croce sui suoi vessilli e
portato i cristiani alla luce del sole.
91