Page 346 - I templari e il filo segreto di Hiram
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                Gerusalemme.  Infatti,  conquistata  la  città,  si  spinsero  verso  la
                costa,  in  direzione  di  Gaza,  dove  forti  contingenti  egiziani  li
                attendevano per sostenerli in un’offensiva verso Settentrione.
                    La situazione era tale che per la prima e unica volta i cristiani
                dell’Oltremare e i mussulmani della Siria marciarono a fianco a
                fianco. Il sultano di Damasco, spaventato, non aveva esitato ad
                inviare 4.000 soldati, compresa la cavalleria beduina, a sostegno
                dei Crociati.
                    I Crociati, come loro consuetudine, fremevano per attaccare.
                    Gli  ufficiali  del  sultano  di  Damasco  esortavano  ad  essere
                pazienti e consigliavano d’accettare la battaglia soltanto da una
                posizione vantaggiosa.
                    Fu così che giunse il 17 di ottobre, sotto mite sole d’autunno.
                Nella  pianura  di  La  Forbie  (ora  Herbiya)  stavano  schierati  i
                Templari, gli Ospedalieri, i baroni della Terrasanta, i Teutonici e
                marinai  delle  repubbliche  marinare  italiane,  questi  ultimi
                consapevoli  che  con  i Turchi  delle  steppe  non  ci  sarebbe  stato
                nulla  da  commerciare.  Gli  Ospedalieri  coprivano  l’ala  sinistra
                mentre  la  cavalleria  beduina  proteggeva  l’ala  destra:  al  centro,
                come da consuetudine, stavano i Templari!
                    Due giorni durò la cruenta battaglia!
                    Al  secondo  giorno  gli  arabi  di  Damasco,  decimati,  si
                ritirarono  e  l’urto  battaglia  si  concentrò  sui  cavalieri.  Più  di
                30.000 cadaveri giacevano nella piana e anche i turchi avevano
                pagato un tributo di morti altissimo. E ancora una volta Deus non
                voluti! Alla fine i Turchi rimasero padroni  del campo!
                    Dall’immane  mattanza  emersero  vivi  33  Templari,  su  344
                scesi  in  campo.  Sorte  peggiore  toccò  agli  Ospedalieri,  che
                contarono  26  cavalieri  superstiti.  Mentre  per  i  Teutonici  i
                sopravvissuti  erano soltanto  tre! Tutti  i  “maestri sovrani”  degli
                ordini cavallereschi mancavano all’appello serale, sotto la luna.
                    Fu  nella  pianura  di  La  Forbie  che  le  Terre  d’Oltremare
                andarono perdute!
                    Fu  nella  pianura  di  La  Forbie  che  la  “torre  del  Tempio”
                cominciò a diroccare!
                    Ancora una volta tutto era perduto!
                    Federico  II  scrisse  al  papa  e  a  Riccardo  di  Cornovaglia
                indicando  ingiustamente  un  nome  soltanto  per  quell’immane
                tragedia: Armand de Grosse!




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