Page 350 - I templari e il filo segreto di Hiram
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L’avanguardia era costituita dall’élite dell’esercito: 280
Templari guidati da Guillaume de Sonnac, un folto gruppo di
cavalieri franchi comandati da Roberto d’Artois, fratello del re
francese, e truppe scelte inglesi agli ordini di Guglielmo II
Lungaspada, un veterano ch’era già stato in Oriente al seguito di
Riccardo di Cornovaglia.
Quando l’avanguardia giunse a Mansura avvistò le prime
schiere di Saraceni: mercenari mammalucchi guidati da un certo
Baybars, personaggio infausto che avrebbe giocato un ruolo
determinante negli anni successivi.
I cavalieri si gettarono immediatamente nella mischia guidati
dall’impulsivo Roberto d’Artois, maestro di tornei, desideroso di
gloria.
A Guillaume de Sonnac era nota l’astuzia degli arabi, che
fingevano di fuggire fiaccando la carica dei cavalieri; poi li
accerchiavano per fagocitarli e ucciderli. Di fronte alla sua
titubanza nello spingersi in profondità, Roberto d’Artois lo
insultò, dandogli del vigliacco. In tal modo lo trascinò nella
carica. Anche l’inglese Guglielmo Lungaspada era incerto; ma
come poteva opporsi, senza essere tacciato di viltà?
In quel giorno terribile si realizzarono appieno le più fosche
previsioni del gran maestro templare! Peraltro era stato
sottovalutato un fattore importante: dopo la lunga marcia i cavalli
erano stanchi, mentre i Mammalucchi disponevano di cavalli
freschi.
Guillaume de Sonnac lottò con i suoi Templari fino allo
stremo.
Gli inglesi furono sopraffatti per primi e Guglielmo
Lungaspada cedde combattendo in mezzo a tutti i suoi arcieri,
annientati fino all’ultimo uomo.
Il conte d’Artois, figlio del re Luigi VIII e Bianca di
Castiglia, annegò nel Nilo mentre cercava disperatamente la
salvezza, fuggendo come il più misero dei codardi.
Un altro giorno fatale quel 9 febbraio 1250, martedì grasso!
Dalla mischia, incredibilmente, emerse vivo Guillaume de
Sonnac, grondante sangue, senza un occhio; soltanto due
Templari superstiti caracollavano al suo fianco.
Proprio lui, considerato più un diplomatico che un guerriero!
Intanto era sopraggiunto il grosso dell’esercito e il gran
maestro del Tempio, dopo cure frettolose, accorse nuovamente in
prima linea per inseguire i nemici.
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