Page 355 - I templari e il filo segreto di Hiram
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                    L’offensiva  iniziò  nel  1266  con  l’assedio  della  fortezza  di
                Safed, espugnata dopo un duro assedio, in seguito al tradimento
                di  un  turcopolo  siriano.  Tutti  i  cavalieri  che  la  difendevano
                furono  spietatamente  decapitati,  allorché  si  rifiutarono  di
                convertirsi all’Islam.
                    La caduta di Safed comportò un inevitabile effetto domino:
                altri castelli furono conquistati, tra questi il possente Beaufort.
                    Nel 1268, dopo aver conquistato Giaffa il 7 marzo, il sultano
                Baybars,  che  amava  definirsi  “la  colonna  portante  dell’Islam”,
                investì la grande città di Antiochia, la città di Dio per i cristiani,
                generando un’enorme impressone in tutta l’Europa.
                    La città, evacuata in tutta fretta dai cavalieri, poiché ritenuta
                indifendibile  nonostante  le  poderose  mura,  aprì  le  porte
                all’invasore,  nuovo  padrone  dell’Oriente.  La  popolazione  gli
                andò incontro terrorizzata, fingendo gioia, gettando petali di rose.
                Tanta accondiscendenza non bastò a salvarla! Più di 100.000 suoi
                abitanti furono i deportati come schiavi e 17.000 i morti durante
                il terribile saccheggio!
                    Una tragedia di dimensioni bibliche.
                    La  più  grande  città  della  Siria,  ricca  di  una  storia
                impareggiabile,  cancellata  per  sempre.  Sarebbe  risorta,
                ovviamente, ma sarebbe stata una pallida idea del suo passato!
                    A questo punto, perduta per sempre Antiochia, la situazione
                continuò a degenerarsi.
                    Il  maresciallo  “del  Tempio”,  Stefano  Sissey,  cercò  di
                alleggerire la drammatica pressione e affrontò coraggiosamente il
                nemico in campo aperto.
                    Una carica tanto audace quanto suicida!
                    Sopraffatto,  Stefano  Sissey  fu  fatto  prigioniero  con i  pochi
                cavalieri superstiti.
                    Nessun luogo, sulla costa, era più sicuro!
                    Il sole si era fatto nero nelle Terre d’Oltremare: oscurato per
                sempre da cupi nembi!
                     A questo punto Thomas Beraud fu costretto ad impartire un
                ordine che non avrebbe mai voluto emanare: lo sgombero della
                fortezza del Chastel-Blanc e il ripiegamento di tutti i Templari su
                Tortosa, assurta al rango di “capitale dell’Ordine” dopo la caduta
                di  Gerusalemme  ottant’anni  prima.  Una  città  che  fino  a  quel
                momento non era mai minacciata. Soltanto il castello Montfort
                resisteva nell’entroterra; ma era soltanto questione di tempo!



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