Page 356 - I templari e il filo segreto di Hiram
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                    I Mammalucchi non somigliavano in nulla ai signori arabi e
                turchi  che  li  avevano  preceduti,  incluso  il  terribile  Saladino:
                fanatici  e  crudeli  ambivano  semplicemente  spazzare  via,
                definitivamente,  gli  stati  cristiani  dalla  regione.  A  loro  non
                interessavano i proficui rapporti commerciali con i Veneziani, i
                Pisani, i Genovesi, i Marsigliesi, i Catalani, i Fiamminghi…
                    A  questo  punto,  di  fronte  a  una  simile  minaccia,  soltanto
                urgenti  aiuti  dall’Europa  avrebbero  potuto  salvare  gli  ultimi
                insediamenti nelle Terre d’Oltremare! E ancora una volta la voce
                del  papa  si  levò  possente  e  accorata;  ma  questa  volta  in  pochi
                riposero.
                    Il re d’Inghilterra, deludendo le speranze di Thomas Beraud,
                non si mosse.
                    Il re d’Aragona inviò una flotta, che però fu dispersa da una
                tempesta.
                    I re di Francia avevano già dato!
                    Il  Sacro  Romano  Impero,  con  la  casata  svela  devastata,
                cancellata  dai  papi  preoccupati  dell’accerchiamento  nei  loro
                domini italiani, non aveva più orecchie per sentire.
                    Deus non voluit, ancora una volta!
                    I pochi soldati catalani che arrivarono ad Acri, rimpatriarono
                l’anno successivo, senza essere stati impegnati in combattimento
                poiché in quel momento sussisteva una relativa calma.
                    Alla fine si mosse il solito Luigi IX, poiché la Francia non
                poteva  stare  a  guardare:  ma,  forse,  sbagliò  rotta  o,  più
                semplicemente,  partì  da  lontano  per  portare  l’attacco  ai
                Mammalucchi  in  Egitto.  Nel  1270  approdò  sulle  coste
                dell’Africa e pose l’assedio a Tunisi: una scelta che non gli portò
                fortuna! Morì di colera, forse per dissenteria o, forse, di peste.
                    Tre anni dopo morì anni Thomas Beraud, dopo ventun’anni
                di reggenza “del tempio”, forse i peggiori della sua storia. Esalò
                l’ultimo respiro il 27 marzo 1273: data confermata in una lettera
                inviata da Hugues de Revel, gran maestro dell’Ospedale, a Guy
                de Dampierre, conte delle Fiandre.










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