Page 338 - I templari e il filo segreto di Hiram
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Il 26 agosto moriva Guillaume de Chartres, probabilmente
colpito dal contagio.
XV
Pierre de Montaigu, cavaliere originario dell’Alvernia, fu
sovrano Maestro dal 1219 al 1232
Intanto, sotto le mura di Damietta la situazione diventava
sempre più difficile.
Fu allora che giunse un umile fraticello, un po’ squinternato
di nome Francesco, originario da Assisi: asseriva seriamente, con
grande convinzione, d’essere stato inviato dal papa per incontrare
il sultano d’Egitto, allo scopo di perorare la pace.
Lo lasciarono andare, verso le linee nemiche.
I Templari ridevano, convinti di vederlo tornare a pezzi, in
una cesta; invece quel fraticello temerario fu ricevuto dal sultano
e riapparve addirittura con una scorta d’onore. Per la verità, nel
campo cristiano aleggiò il sospetto che quel furbacchione fosse
rimasto nascosto da qualche parte, per poi apparire con alcuni
egiziani assoldati nel ruolo di una scorta d’onore. Sospetto
pienamente confermato in seguito dal fatto che Francesco
s’inventò le stimmate, giacché Gesù era stato appeso e non
inchiodato alla croce, come avveniva all’epoca per i condannati a
quel supplizio. Dettaglio noto ai papi e soprattutto ai cavalieri
templari, ma ignoto a quel fraticello che era vertigine di fanatismo
e abisso d’ignoranza. Ma fu proprio quest’impostura a renderlo
famosissimo, a salvarlo da un possibile rogo e ad elevarlo agli
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