Page 247 - I templari e il filo segreto di Hiram
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                se stesso”.
                     Il  fenomeno  del  “libertinaggio”  o,  più  correttamente,
                dell’amore  per  la  libertà  che  attraversò  la  storia  a  volte
                sotterraneamente,  fu  persistente  e  a  tratti  imponente,
                sottovalutato tanto dagli storici quanto dagli studiosi di filosofia.
                     Una  maturazione  lenta,  faticosa  e  rinnovatrice,  che
                procedette  a  strappi,  con  improvvise  accelerazioni  e  brusche
                frenate,  ma  che  finì  per  modificare  in  profondità  convinzioni
                politiche  e  filosofiche,  soprattutto  elitarie  e  principalmente  in
                Francia.
                     Si  può  affermare  senza  timore  di  smentita  che  i  circoli
                “degli amanti della libertà” siano stati il nodo di collegamento tra
                l’umanesimo  rinascimentale  e  l’illuminismo,  tra  l’ermetismo
                tardomediovale  e  gli  aspetti  mistico-umanitari  che  preparano  il
                terreno alle grandi rivoluzioni del Settecento.
                     Un  processo  che  coinvolse  le  migliori  menti  dell’epoca  e
                raggiunse  con  i  suoi  riverberi  la  critica  sociale  e  politica
                dell’illuminismo  trionfante,  spingendosi  ad  abbozzare  quel
                materialismo  o  deismo  che  finirono  per  impregnare
                profondamente la rivoluzione francese.
                     Un  processo  che  attraversò  il  canale  della  Manica  e
                influenzò  le  teorie  liberali  di  Locke,  la  scienza  di  Newton
                impregnata  d’ermetismo,  le  critiche  di  Bayle  caratterizzate  da
                uno scetticismo sostanziale, teso a un atteggiamento tollerante in
                campo religioso.
                     Un  processo  che  si  espanse  anche  al  di  là  del  Reno,  in
                Germania, e che giunse a compimento nelle opere di Mendelsohn
                (Ore  mattutine  o  lezioni  sull‟esistenza  di  Dio)  e  di  Lessing  (Il
                cristianesimo  della  ragione,  La  genesi  della  religione  rivelata,
                l‟educazione  del  genere  umano,  Dialoghi  per  Massoni).  In  un
                certo senso anche l’opera di Kant  “la religione nei limiti della
                semplice ragione” costituisce il punto di arrivo di un cammino
                partito da molto lontano, di cui si ravvedono le origini nel “liber
                XXIV philospophorum” e nei circoli dei “Fedeli d‟Amore”.












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