Page 235 - I templari e il filo segreto di Hiram
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                              L’ULTIMO TEMPLARE
                              E IL PRIMO MASSONE
                      Un tentativo di spiegazione sui misteri di Saliceto


                "Il grande Cosimo ... quando si svolgeva a Firenze il concilio per
                l'unificazione della Chiesa greca con la latina, ascoltò spesso le
                discussioni sui misteri platonici di un filosofo greco che di nome
                si  chiamava  Gemisto,  di  soprannome  Pletone,  quasi  fosse  un
                secondo Platone" (Marsilio Ficino).

                     Giorgio  Gemisto,  soprannominato  Pletone,  nacque  a
                Costantinopoli nell’anno 1355, da nobile famiglia bizantina. Pare
                che all’epoca molti giovani di quella grande città privilegiassero
                raggiungere  la  vicina  città  di  Adrianopoli,  assurta  a  capitale
                dell’impero  ottomano,  allo  scopo  di  perfezionare  gli  studi;
                preferendo quel nuovo centro di cultura aperto agli studi classici
                alla  decadente  università  sulle  rive  del  Bosforo,  ingessata  in
                un’asfissiante  tradizione  ortodossa,  ancora  profondamente
                impregnata di Medioevo.
                     In seguito Giorgio Gemisto non tornò a Costantinopoli, città
                ormai  senza  un  futuro,  e  preferì  trasferirsi  a  Mistra,  dinamico
                centro  bizantino  sorto  sulle  rovine  dell’antica  Sparta,  a  quel
                tempo  capitale  di  un  ricco  principato,  dove  peraltro  viveva
                l’uomo considerato più saggio di tutta l’Europa: l’ex imperatore
                bizantino Giovanni VI Cantacuzeno. A Mistra Giorgio Gemisto
                non  soltanto  ricoprì  cariche  pubbliche,  ma  istituì  il  centro
                culturale  più  importante  del  Mediterraneo:  una  straordinaria
                scuola filosofica - religiosa d’ispirazione platonica, dove rivalutò
                la  gnosi  dotta  alessandrina  e  che  divenne  anche  il  centro  di
                ricerche  matematiche,  astronomiche,  geografiche  straordinarie
                per l’epoca.
                     L’importanza storica di Giorgio Gemisto Pletone si evince
                da due semplici dettagli: fu l’ispiratore del Rinascimento italiano
                e  apportò  in  Occidente  conoscenze  geografiche  tali  che
                avrebbero  determinato,  in  breve  tempo,  la  “scoperta”
                dell’America.
                     Determinante,  a  riguardo,  il  viaggio  che  l’ottuagenario
                filosofo  compì  in  Italia  in  occasione  del  concilio  ecumenico
                tendente  alla  rappacificazione  delle  chiese  di  Oriente  e



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