Page 195 - I templari e il filo segreto di Hiram
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parola per generare i brividi ai cardinali della curia romana e,
soprattutto, nel papa.
Ma, più di ogni altra cosa, a lungo si favoleggiò dei rapporti
Templari con gli Ismaeliti in Libano e Siria, soprattutto con la
terribile “Setta degli Assassini”, noti anche come Nizariti.
Oggi esiste una prova!
Una relazione tra i Templari e gli “Assassini” è infatti
documenta in un atto custodito nell’Archivio di Stato di Siena,
dove si fa esplicitamente riferimento a un contratto tra la “Militia
Templi” e “gli Ismaeliti” noti come “gli Assassini” per una
fornitura di armi, con tanto di lauto compenso per i Cavalieri dai
bianchi mantelli.
Questo documento è stato citato e descritto da Mario
Barroccelli durante il convegno “Siena negli Archivi Spagnoli”.
Ad ogni modo si trattava di contatti misteriosi, destinati a
restare per sempre insondabili, avvolti nell’alone della leggenda.
Pare certo che più di un maestro sovrano dei Templari abbia
incontrato il Vegliardo della setta.
Era dunque vera la diceria di un disegno segreto, quasi una
lucida follia?
Un regno cavalleresco in Oriente, nella terra “d’Oltremare”
esteso da Gerusalemme ad Aleppo!
In quegli anni lontani due mondi si contrapponevano feroci
nell’Oriente senza pace, e tra questi due mondi s’insinuavano
“gli Assassini”, così chiamati per l’uso smodato che facevano
dell’hascisch, al fine d’infondersi coraggio e compiere
impressionanti attentati. La droga, infatti, rendeva quei giovani
guerrieri impavidi di fronte alla morte. Per questo motivo erano
chiamati "hashiashin", da cui trasse origine, in occidente, il
termine di assassini.
Si trattava di giovani temerari agli ordini di un vecchio.
Giovani che si vantavano d’essere i migliori cavalieri al
mondo, pari ai mitici Templari: costituivano il nucleo esoterico
della setta sciita degli Ismaeliti, eretici mussulmani noti anche
come i “Settimani” giacché s’ispiravano al settimo discendente di
Maometto, il venerabile Ismail.
La setta “degli assassini”, costituita esclusivamente da
iniziati come i Templari, privilegiava un’interpretazione
simbolica del Corano e professava una spiritualità neoplatonica
sconosciuta al resto dell’Islam. Gli “Assassini”, infatti, erano
davvero diversi da tutti gli altri Mussulmani!
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