Page 177 - I templari e il filo segreto di Hiram
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                di Perugia… Morte naturale o per avvelenamento? Legittimo il
                sospetto.
                     A  questo  punto  Filippo  “il  Bello”  pretese  di  scegliere
                personalmente  il  nuovo  papa  e  incaricò  il  solito  Guglielmo  da
                Nogaret,  abilissimo  nel  tessere  occulte  ragnatele,  di  sviluppare
                un’ampia manovra diplomatica per influenzare i cardinali riuniti
                in Conclave.
                     Fu un autentico capolavoro della diplomazia parigina.
                     Dapprima  fu  necessario  ostacolare  l’elezione  di  un  altro
                papa  italiano  e  ci  volle  tutta  l’abilità  del  lontano  cancelliere,
                affinché  i  cardinali  riuniti a  Perugina  presso  la  salma  del  papa
                morto non riuscissero a trovare un accordo.
                     Fu un conclave lunghissimo: durò undici mesi.
                     Due  fazioni  vi  si  contrapponevano  implacabili:  i  cardinali
                “amici” del re di Francia, e quelli “ nemici”, gli irriducibili legati
                a Bonifacio VIII e a Benedetto XI.
                     Ma  Guglielmo  da  Nogaret  aveva  un  asso  nella  manica  da
                giocare al momento opportuno, come ogni buon baro: il cardinale
                Napoleone Orsini! Dopo undici mesi i cardinali furono presi per
                sfinimento e il 5 giugno del 1305 e il cardinale Orsini propose un
                nome  nuovo,  estraneo  al  conclave:  l’arcivescovo  di  Bordeaux,
                Raymond  Bertrand  de  Got,  fratello  del  cardinale  di  Albano,
                arcivescovo di Lione, “prelato” del re di Francia.
                     Su quel nome conversero i voti di due terzi dei votanti.
                     Il gioco era fatto!
                     Il  nuovo  papa  prese  il  nome  di  Clemente  V  e  fu  subito
                disgelo.
                     Il  nuovo  papa  sapeva  perfettamente  a  chi  dovesse  la  sua
                nomina  e,  informato  a  Bordeaux  dell’imprevista  promozione,
                disse  di  voler  essere  incoronato  a  Lione,  non  a  Roma:  ambiva
                essere acclamato papa alla presenza di re Filippo.
                     Si poteva essere più chiari?
                     Nonostante  le  proteste  di  vescovi  e  cardinali  italiani  e
                tedeschi l’incoronazione del nuovo papa si tenne effettivamente a
                Lione, davanti al re di Francia, il 15 novembre.
                     Pochi  giorni  dopo  il  nuovo  papa  nominava  dieci  nuovi
                cardinali: un inglese e nove francesi! A questo punto il controllo
                del re di Francia sulla curia romana era effettivo e totale.
                     Per Filippo “il Bello” la strada si era fatta tutta in discesa e
                poteva anche pensare di togliersi alcuni sassolini dalle scarpe, a
                cominciare ai Templari! Una presenza davvero ingombrante nel


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