Page 138 - I templari e il filo segreto di Hiram
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Dopo la grande persecuzione voluta dal re di Francia e dal
papa i Templari andarono in sonno, emigrarono in altri ordini
cavallereschi o cercarono riparo nelle terre più remote d’Europa,
soprattutto in Portogallo e Scozia, dove si riorganizzarono.
Che altro potevano fare? Erano scomunicati, cancellati dalla
Storia! Ma non cessarono di esistere!
Cinque furono le rocche del Tempio “nascoste”, simili a
punte irregolari di una stella, tutte consacrate a San Michele:
il Monte di San Michele in Normandia, isola - penisola
inespugnabile in mezzo al mare, protetta da imponenti maree;
il Monte di San Michele nelle Puglie, dove i Templari
sostavano prima del gran balzo verso la Terra Santa;
la Sacra di San Michele, esattamente a metà strada tra la
Normandia e le Puglie, in Valle Susa;
il monastero di San Miguel Cuxa ai piedi dei Pirinei;
l’antica abbazia di San Michele d’Hildesheim nel cuore
della Germania.
C’era poi la Baia del Portus Cristi in Catalogna, con la
fortezza del Mont-Salvat e il monastero di San Peyre de Rhodes,
dove nessuno si presentò a pretendere confische.
LA CADUTA:
LA TORRE DEL TEMPIO CHE ROVINA
Dopo il disastro dei Corni di Hattin la storia dei regni
cristiani in Oriente fu tutta in discesa: un susseguirsi di sconfitte,
umiliazioni, compromessi, ritirate; fino al fatidico 1291 quando
vende perduta l’ultima piazzaforte di San Giovanni d’Acri,
estrema ridotta.
A questo punto i Templari non avevano più una patria, uno
scopo, un ideale.
Già nel 1265 papa Clemente IV li metteva in guardia,
ricordando al loro gran maestro come l’Ordine sarebbe stato
spazzato via, se fosse cessata la paterna protezione della Chiesa.
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