Page 142 - I templari e il filo segreto di Hiram
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                e  riguardava  chi  avrebbe  sferrato  il  primo  colpo:  se  il  re  di
                Francia o il sovrano maestro dell’Ordine del Tempio. Un colpo
                tale che avrebbe impedito all’avversario di rialzarsi!
                     Filippo il Bello fu, semplicemente, il più svelto!
                     Non è stato appurato con chiarezza se l’arresto dei Cavalieri
                del Tempio avvenne all’alba del 13 ottobre o al tramonto dello
                stesso giorno: discordanti le vaghe fonti!
                     Si trattò, comunque, di una brillante operazione di Polizia,
                svoltasi  contemporaneamente  su  tutto  il  vasto  regno  della
                Francia.  Un’operazione  eccezionale  per  l’epoca,  studiata  con
                cura nei minimi dettagli e realizzata con la massima segretezza
                che  durò  un  mese:  dal  momento  in  cui  il  re  firmò  l’ordine  al
                momento  in  cui  fu  eseguito,  per  permettere  che  venissero
                informati  i  cancellieri  regi  in  ogni  angolo  del  vasto  regno.
                L’ordine  di  arresto  includeva  anche  precise  disposizioni  per  i
                primi interrogatori.
                     Un colpo di maglio che sorprese totalmente i fieri Cavalieri
                del  Tempio:  li  atterrò  e  impedì  loro  di  rialzarsi,  nonostante
                fossero la maggiore potenza militare dell’epoca.
                     Sembra  che  a  ingannarli  fosse  stata  la  stessa  procedura
                adottata per l’arresto, camuffata inizialmente come una verifica
                contabile sulle decime che riscuotevano per conto del papa.
                     Quando fu palese la trappola, era ormai troppo tardi!
                     In realtà fu una partita giocata d’anticipo, con grande abilità,
                dal re di Francia!
                     Se  Jacques  de  Molay  fosse  stato  più  audace,  con  meno
                scrupoli del temerario re di Francia, avrebbe potuto sferrare lui il
                colpo mortale: presentandosi con i suoi cavalieri, l’esercito più
                potente dell’epoca, alla reggia del re.
                     Un timore che rendeva insonni le notti di Filippo “il Bello”!
                     Il  re  di  Francia  era  infatti  pienamente  consapevole  della
                presenza di un intoccabile stato cavalleresco all’interno del suo
                regno.
                     Se  in  questa  partita  mortale  avessero  trionfato  i  Templari,
                sarebbe sorto un impero cavalleresco nel cuore dell’Europa, con
                lo  stesso  effetto  dirompente  che  avrebbe  avuto  la  Rivoluzione
                Francese poco meno di cinquecento anni dopo.
                     Ma  Jacques  De  Molay  era  all’altezza  di  questo  compito?
                Disponeva della stessa audacia del re di Francia? Avrebbe avuto
                la determinazione di andare fino in fondo?
                     Ad  onor  del  vero,  in  quei  giorni  drammatici  l’Ordine  del


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