Page 70 - La Massoneria Rivelata
P. 70
L’officina che accolse l’esule era stata fondata nel 1827 e
dipendeva dal Grande Oriente di Francia. Fra le sue colonne
sedevano, oltre a residenti francesi e personaggi locali, anche
alcuni italiani fra i quali il commerciante modenese Pietro
Farini e il tornitore di Valenza Po Vincello Zucchelli. Nel
verbale della tornata di regolarizzazione si legge: «Il Fratello
Giuseppe Garibaldi, precedentemente ammesso […], è
presentato per essere regolarizzato. Introdotto dal Primo
Maestro delle Cerimonie all’Oriente e collocato nella dovuta
posizione, ripete il giuramento massonico che gli detta il
Venerabile, aggiungendo che rinuncia con ogni formalità alla
loggia Asilo de la Virtud, della quale faceva parte, come pure ad
ogni altra associazione massonica irregolare. In seguito a ciò il
Venerabile lo proclama e consacra Apprendista massone
regolare e membro attivo di questa Officina. Collocato fra le due
colonne, questo nuovo Fratello è riconosciuto da tutti i membri
dell’Officina, che tirano una triplice batteria di felicitazioni per
la bella acquisizione. A sua volta, il nuovo Fratello risponde e,
accompagnato dai due maestri di cerimonie, ringrazia con
uguale batteria. Dopo di che tutti uniti firmano a testimonianza
dell’unione che ci anima».
Garibaldi ottenne la matricola n. 50, e soprattutto l’appoggio
dei Liberi Muratori presenti nella capitale. Sembra siano stati i
confratelli a inserirlo nella nutrita comunità straniera di
Montevideo e a fargli conoscere l’abate Paolo Semidei, un corso
ordinato prete a Parigi e costretto all’esilio per aver pubblicato
un libro contro le gerarchie ecclesiastiche. Padre Paolo,
legatissimo ai massoni del luogo e forse massone lui stesso,
assunse Garibaldi come insegnante di matematica nel proprio
collegio e, in seguito, lo persuase a sposare Anita. Le nozze
furono celebrate da Semidei il 26 marzo nella chiesa di San
Bernardino. Il matrimonio, avvenuto all’ombra della squadra e
del compasso, fu facilitato dai massoni che individuarono un
notaio compiacente, Juan Pedro Gonzales, disposto a sposarli
70