Page 226 - La Massoneria Rivelata
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nella  fervida  fantasia  di  chi  vuol  scoprire  risvolti  misteriosi
                anche  a  prezzo  di  disconoscere  la  realtà.  È  evidente  che,

                andando a cercare – e con la volontà di trovare – in migliaia e

                migliaia di tavole, prima o poi si finisce sempre per scoprire una
                prova di ciò che si voleva dimostrare.

                    Tuttavia, ciò non toglie che ci siano curiose corrispondenze
                fra  i  balloons  disneyani  e  la  massoneria,  ne  è  un  esempio

                l’associazione scoutistica delle “Giovani marmotte”, di cui fanno
                parte  Qui,  Quo  e  Qua,  i  nipotini  di  Paperino.  Si  consideri,

                infatti,  che  i  tre  paperi  sono  fratelli,  agiscono  in  un  ambito
                solidaristico, hanno come testo di riferimento un “manuale” in

                grado di fornire una risposta valida a ogni quesito, e il loro capo
                supremo si chiama G.M., sigla di Gran Mogol. Non è difficile

                vedere  sotto  tali  aspetti  una  struttura  di  tipo  latomistico,

                impostata  sulle  Costituzioni  dell’Ordine  e  diretta  da  un  Gran
                Maestro. Mi sembra però che tutto ciò vada imputato non tanto
                a un’esplicita promozione della Libera Muratoria, quanto a una

                naturale osmosi fra la società americana e la storica associazione

                dei  Figli  della  Vedova.  Si  tratta  di  un  fenomeno  naturale  così
                comune negli Stati Uniti, che riferimenti alla massoneria sono

                individuabili anche nei cartoons dei Simpsons o nelle popolari
                fiction televisive del Tenente Colombo e di Happy Days.

                    Riferimenti espliciti e voluti sulla massoneria si riscontrano
                nella  produzione  della  Disney  successivamente  alla  scomparsa

                del  suo  fondatore.  Nel  film Il  mistero  dei  Templari,  la  celebre

                confraternita  è  citata  abbondantemente,  così  come  un  finale
                massonico  figura  nella  storia  del  pesciolino  Nemo,  delicata

                favola  del  2003  dovuta  alla  regia  di  Andrew  Stanton.  Il
                protagonista è un pesce pagliaccio che, al termine di mirabolanti

                avventure, è iniziato al grande acquario di Sydney. Si tratta di
                una  metafora  appena  accennata  del  rito  massonico  e  di

                conseguenza  di  un  percorso  che  conduce  il  protagonista  alla
                consapevolezza di sé.





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