Page 215 - La Massoneria Rivelata
P. 215
velocità accelerata che deve colpire tutti gli osservatori. Terribili
oracoli annunciano già che i tempi sono giunti».
La contro-iniziazione è perciò un atteggiamento cosciente e
progettuale; il suo fine è realizzare il “regno della quantità”, della
materialità, del caos. Si vuole scendere, «gradino per gradino –
scrive Guénon – fino al livello di quello che vi è di più inferiore,
e col cercare soltanto la soddisfazione dei bisogni inerenti al lato
materiale della natura umana; ricerca del resto davvero illusoria,
perché essa crea sempre più bisogni artificiali, che non può
soddisfare».
Questa sfiducia nella modernità fu condivisa da altri
esoteristi, che vedevano con preoccupazione l’avvento di un
mondo massificante, contrario alle élites e alle eccellenze dello
spirito e della mente. L’età delle macchine e delle masse faceva
paura, e tutto ciò che si rifaceva alla tradizione era messo a
rischio. La stessa massoneria sembrava ormai in crisi, era
dominata da “profani” che la stavano riducendo a
un’associazione sempre più lontana dal suo portato spirituale e
iniziatico.
Le sette torri sono perciò una metafora pessimistica sulla fine
della tradizione iniziatica, nata nell’ambito dei più severi esegeti
della tradizione stessa. In essa, però, si adombra anche il timore
per il futuro, sempre presente nell’immaginario collettivo, un
timore presente ieri come oggi, palpabile quando, navigando in
rete, si legge di fantomatici complotti e di luoghi oscuri e
nascosti, dove figure senza volto lavorano per condurre il
pianeta verso la voragine del caos.
215