Page 214 - La Massoneria Rivelata
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legge: «Ora la casta terra, lasciata dal Signore supremo, piange
                sul  proprio  futuro,  perché  i  shudra  che  si  spacciano  per  re  la

                governeranno e la sfrutteranno».

                    I  kshatriya  delineano  l’essere  mutevole,  sottoposto  per
                propria natura al fisso, “agli stati superiori dell’essere” raffigurati

                dal brahmano, giacché «la conoscenza è superiore all’azione […
                o] in  altri  termini,  l’autorità  spirituale  è  superiore  al  potere

                temporale  e  solo  riconoscendo  la  sua  subordinazione  […]  il
                secondo sarà legittimo, cioè sarà veramente ciò che deve essere;

                altrimenti,  separandosi  dal  suo  principio,  non  potrà  che

                esercitarsi in maniera disordinata e andrà fatalmente incontro
                alla […] rovina».
                    La destrutturazione, dovuta al sovvertimento, ha comportato

                la  nascita  di  una  tradizione  «degenerata  e  deviata»,  in  quanto

                «non più collegata al principio che la legittimava», e l’iniziazione
                è diventata una pseudo-iniziazione, priva di significato e volta

                alla «ricerca di effetti esteriori più o meno straordinari». Questo
                processo  ha  per  conseguenza  estrema  il  progressivo

                svuotamento  del  portato  iniziatico.  «La  pseudo-iniziazione»,
                aggiunge il francese in Il regno della quantità e i segni dei tempi,

                «[è] una pura e semplice parodia: si può dire che non è niente in
                se stessa, che è priva di ogni realtà profonda». Essa però funge

                da  apripista  alla  contro-iniziazione,  la  quale  pur  «essendo
                un’ombra  invertita»,  ha  come  fine  quello  di  opporre  ai  valori

                iniziatici degli antivalori, di portare il ribaltamento dei livelli a

                effetti dirompenti.
                    Per  Guénon  tali  dinamiche  sono  una  componente  del
                periodo  attuale,  quello  del  Kali  Yuga,  «età  oscura  dove  la

                spiritualità  è  ridotta  al  minimo».  E,  pur  rifuggendo  da

                atteggiamenti  millenaristici,  conclude  emblematicamente  Il  re
                del mondo con una frase tratta da Soirées de Saint-Pétersbourg di

                Joseph de Maistre: «Bisogna tenerci pronti per un avvenimento
                immenso nell’ordine divino, verso il quale procediamo ad una





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