Page 209 - La Massoneria Rivelata
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dove  svetta  l’Hermon,  situato  fra  il  Gebel  al-Drus  e  il  Gebel
                Sinjàr.  È  forse  questo  il  monte  Armon  del  Libro  di  Enoch,

                l’approdo  terreno  dei  duecento  angeli  seguaci  di  Semeyaza,  i

                celebri “Vigilanti” che tradirono Dio accoppiandosi con le figlie
                degli  uomini,  alle  quali  insegnarono  la  magia:  «E  scesero  in

                Ardis,  […  e]  lo  chiamarono  Monte  Armon,  poiché  su  esso
                avevano giurato e si erano scambiati promessa impegnativa […]

                E  si  presero,  per  loro,  le  mogli  e  ognuno  se  ne  scelse  una  e
                cominciarono  a  recarsi  da  loro.  E  si  unirono  con  loro  e

                insegnarono ad esse  incantesimi e  magie e  mostrarono loro  il
                taglio  di  piante  e  radici.  Ed  esse  rimasero  incinte  ed  esse

                generarono  giganti  la  cui  statura,  per  ognuno,  era  di  tremila
                cubiti».

                    Il monte Hermon è quindi il luogo del patto scellerato, della

                ribellione all’armonia universale, della trasgressione. I Vigilanti
                sovvertono  l’ordine  spirituale,  «rovesciano  la  loro  funzione  e
                portano l’impurità sulla terra. Essi, puri spiriti, rinunciano alla

                loro prerogativa e si accoppiano carnalmente con le donne e i

                loro  figli  ‘bastardi’,  si  cibano  del  sangue  e  si  trasformano  in
                mangiatori  di  anime.  Il  rovesciamento  dell’ordine  è  quindi

                totale».
                    Da questa sedizione ebbe origine una «catastrofe siderale […

                fu] violata la cinematica dello zodiaco», e non a caso il nome dei
                ribelli è ripreso dall’astrologia e dalla meteorologia caldea.

                    L’apocrifo  veterotestamentario  è  una  ulteriore  fonte  per  le
                torri  del  diavolo,  anche  perché  la  quarta  parte  termina  con  la

                visione di sette montagne di fuoco pulsante. Sono le stigmate del
                male che, fin dai primordi, accompagnano il doloroso cammino

                dell’uomo:  «E  colà  vidi  sette  stelle  del  cielo  legatevi  sopra,
                insieme, come grandi montagne e come fuoco ardente».

                    In  un  testo  simile,  il  Libro  dei  Giubilei,  l’origine  della

                degenerazione  del  pianeta  si  fa  risalire  alla  commistione  fra
                spirituale e terreno: «E crebbe la malvagità sulla terra, e tutti gli





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