Page 15 - La Massoneria Rivelata
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persone di ogni fede religiosa.
                    – La  massoneria  vincola  gli  adepti  con  giuramenti  prestati

                sulla  Bibbia  che  costringono  al  silenzio  più  assoluto  e

                minacciano di gravi pene gli inadempienti.
                    – La massoneria compromette la pace fra gli Stati e ostacola

                la salvezza delle anime.
                    – Chi s’iscrive alla massoneria o ne è, in qualche modo, di

                supporto e aiuto, è scomunicato.
                    – Vi sono, infine, altri motivi noti al pontefice per mettere

                all’indice la massoneria.
                    L’anno successivo il cardinale di Stato Giuseppe Firrao rese

                operativa la scomunica nei territori pontifici con un editto nel
                quale si legge: «[…] è volontà espressa di Nostro Signore, che

                debbano  sciogliersi  e  totalmente  cessare  tali  aggregazioni,

                società, conventicole, come perniciose, e sospettissime di eresia,
                e  sedizione,  ordina,  che  qualunque  persona  […]  la  quale  avrà
                notizia,       […di]       suddette        radunanze,          congregazioni,           e

                conventicole […] debba sotto pena di Scudi mille d’oro, ed altre

                ancora  corporali  gravi  da  estendersi  alla  galera  ad  arbitrio,
                rivelarle  a  Sua  Eminenza,  o  al  Capo  del  Tribunale  ordinario

                della  città,  […]  coll’assicurazione,  che  tali  rivelatori  saranno
                tenuti inviolabilmente segreti, e graziati di ogni pena nella quale

                fossero incorsi».
                    Poteva bastare? Certamente no, bisognava dare un esempio,

                colpire  i  Liberi  Muratori  fiorentini,  sui  quali  si  stavano
                addensando nubi sempre più nere. La bolla di scomunica non

                era  stata  pubblicata  in  Toscana,  tuttavia  la  loggia,
                prudentemente, si era autosciolta in attesa di giorni migliori. Ma

                era troppo tardi. La notizia della pericolosità dei frammassoni si
                era diffusa e la voce del popolo vi aveva aggiunto del suo. Nei

                vicoli e nelle piazze di Firenze non si parlava d’altro; si diceva
                che i settari si lordassero di ogni misfatto, che eresia, blasfemia e

                immoralità fossero il loro pane quotidiano. Anche il buon Dio,

                sempre pronto al perdono, ormai ne aveva le tasche piene, tanto


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