Page 11 - La Massoneria Rivelata
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arcani  e  si  riuniva  all’insegna  del  segreto,  non  piaceva  per
                niente.  In  tanti  si  chiedevano  quale  fosse  il  suo  fine  e,  in

                mancanza di risposte convincenti, iniziò a diffondersi il sospetto

                che – simile a una nebbia – si solleva dal basso e velocemente
                avviluppa  ogni  cosa,  trasfigurandola.  Così  il  dubbio  raggiunse

                burocrati, birri, sovrani e prelati che s’interrogavano su questa
                novità, paventando complotti e disegni eversivi.

                    Particolarmente  allarmata  era  la  Chiesa  cattolica,  sempre
                attenta a monitorare ciò che accadeva nel Vecchio Mondo; e, a

                giudicare  dai  rapporti  che  arrivavano  alla  Segreteria  di  Stato
                vaticana,  i  timori  non  erano  privi  di  fondamento.  Le

                comunicazioni  dei  nunzi  apostolici  erano  pervase  di  ansia  e
                supposizioni          angoscianti:         i    grembiulini          nascondevano

                sicuramente  qualcosa  di  losco,  chi  curava  così  tanto  la
                riservatezza  aveva  qualcosa  da  nascondere.  D’altra  parte,  nella

                stessa Inghilterra circolavano denunce e opuscoli che mettevano
                in guardia sull’immoralità della setta.

                    Altro  che  virtù  e  saggezza!  –  vi  si  leggeva.  Nelle  logge  si

                gozzovigliava, e l’ubriacatura era una regola. Questi operai della
                crapula,  poi,  erano  degli  impenitenti  omosessuali,  ne  sarebbe

                stata testimonianza la loro preclusione per il gentil sesso, tenuto
                rigorosamente  lontano  da  adunanze  e  conventicole.  Tuttavia,

                per  il  Soglio  pontificio  non  era  questo  il  problema.  Il
                libertinaggio  sembrava  essere  il  male  del  secolo,  e  se  nella

                perversa  Inghilterra  dello  scandaloso  Enrico  VIII  i  massoni  si
                fossero  limitati  a  organizzare  orgette  fra  di  loro,  il  fatto  si

                sarebbe  ridotto  a  uno  dei  tanti  dolori  da  ascrivere
                all’inclinazione  umorale  dei  tempi.  In  realtà  si  temeva  di  più,

                molto  di  più:  si  riteneva  che  le  logge  fossero  fucine  di  idee
                eversive  nei  confronti  della  società  e  della  religione,  di  quella

                vera, quella cattolica, apostolica e romana.
                    La Chiesa, dunque, era pressoché certa della pericolosità del

                “tossico  massonico”,  mentre  sulla  natura  del  rischio

                sussistevano divergenze. Secondo alcuni, i Liberi Muratori erano


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