Page 96 - Il giornalino di Gian Burrasca
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Venanzio?
- Uhm! Bisognerebbe sentire un oculista... -
In quel momento però è venuto Ambrogio, esclamando:
- Tutto è spiegato! Guardi: lo vede questo sgraffietto in questa lente? Ebbene: da questo
sgraffietto ora riconosco che la lente è mia… Queste sono le mie lenti che ho sempre avute: soltanto
sono state messe nei cerchietti d'oro di suo zio... Capisce? -
A questa rivelazione il Maralli ha cacciato un grido e ha fatto un passo verso di me, stendendo un
braccio per afferrarmi, ma io ho fatto più presto di lui e son corso a chiudermi in camera.
Che anche questo di cambiar le lenti a due paia d'occhiali sia stato uno scherzo di cattivo genere?
Ma chi avrebbe potuto prevedere che per questo scherzo il signor Venanzio e Ambrogio si
sarebbero ìmpauriti a quel modo?
Ed è colpa mia se i loro medici per questo fatto hanno riscontrato nel primo un caso disperato e
nel secondo una nevrastenìa acuta?
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È un'ora che son chiuso in camera mia. Tanto per passare il tempo, con un bastoncino, una
gugliata di refe e uno spillo ritorto, mi son fabbricato una lenza e mi son divertito a pescare nella
mia catinella certi pesciolini ritagliati nella carta...
20 gennaio.
Stamani Virginia s'è intromessa nella questione tra me e il Maralli e pare che egli non mi riporti a
casa mia come aveva minacciato di fare.
- Che badi bene, però, - ha detto a mia sorella - che badi di rigar diritto! Io mi son già pentito di
quel che ho fatto per lui, e ormai basta una goccia per far traboccare il vaso!... -
21 gennaio.
Altro che goccia! Su quel vaso di mio cognato che era lì lì per traboccare c'è cascato addirittura
un diluvio e... non so proprio di dove cominciare.
Dovrei piangere dal dispiacere, strapparmi i capelli, dalla disperazione... ma le disgrazie che mi
son capitate ieri tra capo e collo sono tante e si sono scatenate così improvvisamente, tutte insieme,
che io son rimasto rimbecillito e mi par di sognare...
Andiamo per ordine.
La prima causa della mia rovina è stata la passione per la pesca.