Page 39 - Il giornalino di Gian Burrasca
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Veramente il Morgan adopera una
carabina; ma io, avendo una di quelle
pistole da ragazzi che si caricano con
quei proiettili di piombo a punta da
una parte e con uno spennacchietto
rosso dall'altra, coi quali si tira nel
bersaglio, avevo creduto che fosse la
stessa cosa; e, impugnata la mia arma,
mi impostai dinanzi all'avvocato
Maralli.
In questo punto, molto importante
per la riuscita dell'esperimento,
dovendo io spengere con un colpo
della mia pistola la candela, fui
distratto improvvisamente da due
grida.
Carlo Nelli, avendo a un tratto
riconosciuto nelle mani dell'avvocato
Maralli il proprio cappello, aveva
smesso subito di ridere gridando con
angoscia:
- Uh! Ma quel cappello è il mio! -
Nello stesso tempo l'avvocato Maralli, vedendomi con la pistola stesa, aveva esclamato
sgranando tanto d'occhi dietro gli occhiali:
- Ma è forse carica?...-
In quel momento lasciai andare il colpo, e si udì un urlo:
- Ah, mi ha ammazzato!... -
E l'avvocato Maralli, lasciandosi cadere dalle mani il candelliere e il cappello con le uova dentro
che si sparsero sul tappeto sporcandolo tutto, si gettò su una sedia premendosi il viso con tutt'e due
le mani...
Le signorine Mannelli si svennero, le altre si dettero a urlare, le mie sorelle si messero a piangere
come fontane; Carlo Nelli si precipitò sul suo cappello, ringhiando:
- Assassino!... -
Mia madre, intanto, aiutata da Mario Marri, aveva afferrato l'avvocato Maralli, sorreggendolo e
scostandogli le mani dal viso, dove vidi con terrore, proprio accanto all'occhio destro, lo
spennacchietto rosso del proiettile a punta che gli s'era conficcato nella carne...
Ebbene: posso giurare che ero il più dispiacente di tutti, ma in quel momento io non potei
trattenermi dal ridere, perché il Maralli, con quello spennacchietto rosso ficcato accanto all'occhio,
era proprio buffo...
Allora Carlo Nelli, che in tutta quella confusione aveva sempre seguitato a ripulire il cappello col
fazzoletto, esclamò al colmo dello sdegno:
- Ma quello lì è un delinquente nato!... -
E la signorina Sturli che si era avvicinata al Maralli per vedere che cosa gli era successo,
accorgendosi d'aver macchiata la camicetta di seta bianca col sangue che usciva dall'occhio del
ferito, si mise anche lei a smacchiarsi col fazzoletto, borbottando tutta stizzita:
- Quel ragazzo finirà in galera!... -
Io smessi di ridere, perché incominciavo a capire che la cosa era molto seria.
Mario Marri, aiutato dagli altri invitati, avevano preso l'avvocato Maralli a braccia e l'avevan
trasportato su nella camera dei forestieri; e intanto Carlo Nelli s'era incaricato d'andar a chiamare il
dottore.
Io, rimasto solo in salotto, mi misi in un cantuccio a singhiozzare e a riflettere ai casi miei... e ci
rimasi così triste, dimenticato da tutti, quasi tutta la notte, finché non mi ha scoperto la mamma che
mi ha accompagnato, come ho scritto prima, qui in camera mia...