Page 38 - Il giornalino di Gian Burrasca
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Come avevo stabilito, ieri sera volli dare la rappresentazione di giuochi
            di prestigio, nel salotto... e in questo non c'era niente di male, tant'è vero
            che tutti dissero: - Vediamo, vediamo questo rivale di Morgan! -
               Fra gli spettatori, oltre Mario Marri che fa le poesie e porta la caramella,
            la  signorina   Sturli   che   le   mie   sorelle  dicono   che  si   stringe   troppo,   e
            l'avvocato, c'era anche Carlo Nelli, quello che va vestito tutto per l'appunto
            e che ha rifatto la pace dopo che s'era avuto tanto a male che Virginia gli
            avesse scritto sul ritratto: Vecchio gommeux.
               - Cominceremo dal giuoco della frittata! - dissi io.
               Presi dal cappellinaio il primo cappello che mi capitò fra mano, e lo posi
            su una sedia, a una certa distanza dal pubblico: poi presi due uova, le ruppi
            e versai le chiare e i torli nel cappello, mettendo i gusci in un piatto.
               - Stiano attenti, signori! Ora prepareremo la frittata, e poi la metteremo a cuocere!... -
               E con un cucchiaio mi misi a sbattere le uova dentro il cappello, avendo nell'idea, dopo, di
            levarci la fodera e farlo ritornar pulito come prima.
               Il Carli, nel vedermi sbattere le uova dentro il cappello, dètte in una gran risata e gridò:
               - Oh, questa è bella davvero!… -
               Io, sempre più incoraggiato nel vedere che tutti quanti si divertivano ai miei giuochi, per finire
            l'esperimento proprio alla perfezione come avevo visto fare al celebre Morgan, dissi:
               - Ora che le uova sono sbattute, io pregherei un signore di buona volontà a reggere il cappello
            mentre vado ad accendere il fuoco... -
               E rivolgendomi all'avvocato Maralli, che era il più vicino a me, ripresi: - Lei, signore, vuol avere
            la gentilezza di reggere il cappello per un minuto? -
               L'avvocato accondiscese, e preso il cappello nella destra vi gettò uno sguardo dentro e si mise a
            ridere esclamando:
               - Toh! Ma io credevo che ci fosse un doppio fondo... Invece ha sbattuto le uova proprio dentro il
            cappello!... -
               Carlo Nelli che sentì, dètte in un'altra risata più clamorosa della prima, ripetendo :
               - Ah, questa è bella!... questa è proprio graziosa!… -
               Io, tutto contento, presi nell'ingresso il candelliere con la candela accesa che avevo già preparato
            e, ritornato accanto all'avvocato Maralli, glielo misi nella sinistra, dicendo:
               - Ecco acceso il fuoco: ora lei, signore, favorisca di tenerlo sotto al cappello, non tanto vicino per
            non bruciarlo... Ecco, così... Bravo... Ora poi la frittata è bell'e cotta e spengeremo il fuoco... Ma
            come? Ah! Ecco


























               qui: noi lo spengeremo con la mia pistola... -
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