Page 33 - Il giornalino di Gian Burrasca
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Nessuno   sa  spiegarsi  il   perché  di   questa  improvvisa
                                                   decisione essendo stata accolta con tutti i dovuti riguardi: e
                                                   alla mamma che la pregava di dire francamente se qualcuno
                                                   le aveva mancato di rispetto senza accorgersene, ella ha
                                                   risposto a denti stretti:
                                                      - Vo via, anzi, perché mi si rispetta troppo; e dirai a
                                                   Luisa che se vuoi rispettarmi anche meglio, mi rimandi la
                                                   coperta di lana che io ho avuto la stupidaggine di farle con
                                                   le mie mani. -
                                                      E così se n'è andata via senza voler dire altro.
                                                      Il bello è che io solo so il vero motivo della partenza
                                                   della zia, ma non lo dico per non guastare la bella sorpresa
                                                   che avrà mia sorella.
                                                      Un'ora fa io ho detto alla zia Bettina:
                                                      - Cara zia, vuole un buon consiglio? Riporti via quella
                                                   copertaccia di lana che ha regalato a Luisa e le regali invece
                                                   i diamanti ai quali mia sorella aveva fatto la bocca... Così si
                                                   farà   più   onore,   e  mia   sorella   non   avrà   più   ragione   di
                                                   trattarla di vecchia dispettosa! -
                                                      Ebbene, bisogna che riconosca che questa volta la zia
                                                   Bettina si è condotta molto bene. Ella deve aver capito di
                                                   avere sbagliato, perché ha accettato il mio consiglio e se ne
                                                   va di corsa a casa sua a prendere i diamanti per Luisa che
                                                   sarà felicissima, e tutto per merito mio.
                                                      Ecco che cosa vuoi dire essere un buon fratello!

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               Giornalino mio, sono nella massima disperazione, e mentre sto qui chiuso nella mia cameretta
            non ho altro conforto che di confidare a te tutta la mia angoscia!...
               Il babbo mi ha chiuso qui dentro, dicendomi una filza
            di parolacce, in mezzo alle quali invece di virgole ci ha
            messo tanti calci così forti, che bisogna che stia a sedere
            su una parte sola e cambiando parte ogni cinque minuti...
            Bel modo di correggere i ragazzi che son perseguitati
            dalla disgrazia e dalle circostanze impreviste!…
               È colpa mia, domando io, se stamani il Collalto ha
            ricevuto un telegramma ed è dovuto partire insieme alla
            Luisa col treno delle sei, invece di trattenersi la sera come
            era stato stabilito prima?
                Naturalmente io che avevo fatto tutto il mio progetto
            per fare i fuochi stasera in giardino son rimasto male; ma
            nessuno si piglia mai pensiero di indagare i dolori che si
            nascondono nell’anima dei ragazzi, come se fossimo dei
            pezzi di legno, mentre invece tutti
            si scagliano addosso a noi quando per sfogare il nostro dolore si è fatto qualcosa che ha urtato i
            nervi alle persone grandi...
               E poi, alla fine, che ho fatto mai? Uno scherzo, un semplice scherzo, che, se il Collalto fosse
            stato meno pauroso, tutti avrebbero preso per il suo verso senza far tanto baccano...
               Che scena!
               Non potendo fare i fuochi la sera, avevo pensato di accendere almeno una girandola e me n'ero
            messa in tasca una di quelle più piccole, aspettando il momento opportuno.
               Quando gli sposi sono scesi dal Municipio, io mi son messo dietro a loro. Erano così commossi,
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