Page 29 - Il giornalino di Gian Burrasca
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Infatti il maialino, richiudendo la bocca s'era bucato e mandava certi urli che arrivavano al cielo.
               In quel momento, voltandomi, ho visto il babbo e la mamma d'Angiolino, che venivano giù dal
            campo trafelati. Il contadino gridava:
               - Oh, il mi' maialino!… -
               E la contadina sporgeva le braccia verso quel moccione di Pietrino che seguitava anche lui a
            piangere, e diceva:
               - Uh, povera la mi' creatura!... -
               È inutile. I contadini sono ignoranti, e perciò in tutte le cose si lasciano sempre trasportare
            all'esagerazione. A vederli correre affannati e fuor della grazia di Dio pareva che gli avessi
            ammazzato tutti i figliuoli e tutte le bestie, invece di cercare, come facevo io, di istruire que' villani
            tentando di far entrare in que' cervellacci duri, delle spiegazioni sulle cose che non avevano mai
            visto.



































               Ma sapendo quanto sia difficile di far entrar la ragione in quelle zucche, per non compromettermi
            ho sciolto alla svelta tutte le bestie feroci e, montato sul ciuco, gli ho dato un par di legnate, e via a
            precipizio su per la strada maestra, con Bianchino dietro, che abbaiava a più non posso.
               Dopo aver girato un pezzo, finalmente sono arrivato alla villa. La zia Bettina è corsa sulla porta,
            e vedendomi sul ciuco ha esclamato:
               - Ah, che hai fatto!... -
               Poi, vedendo Bianchino tutto tinto di rosso, ha dato un balzo indietro impaurita, come se fosse
            stato un leone davvero; ma l'ha riconosciuto subito e allora gli si è buttata addosso, tremando come
            una foglia e gemendo:
               - Uh, Bianchino mio, Bianchino caro! Come ti hanno ridotto, povero amor mio?... Ah! È stato di
            certo questo manigoldo!... -
               E si è rialzata tutta inviperita. Ma io ho fatto più presto di lei, e buttatomi giù dal ciuco, son corso
            in questa stanza e mi ci son chiuso.
               - Starai lì in prigione finché non viene a ripigliarti tuo padre! - ha detto la zia Bettina: e ha chiuso
            la porta di fuori, a chiave.
               Dopo poco ho sentito la contadina che è venuta a far rapporto di tutto quel che ho fatto sull'aia,
            s'intende esagerando ogni cosa. Ha detto che il maiale sputa sangue, che Pietrino è in uno stato da
            far pietà, ecc. Basti dire che mi si tiene responsabile anche di quel che non è successo, e infatti è la
            decima volta che quell'uggiosa ripete:
               - Ma ci pensa, lei, sora padrona, se il mi' Pierino cascava giù dall'albero?... -
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