Page 27 - Il giornalino di Gian Burrasca
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A questo punto della mia spiegazione Pietrino ha incominciato a piagnucolare di sull'albero e,
voltandomi in su, ho visto che la fune con la quale l'avevamo legato al ramo s'era allentata ed egli
stava sospeso con gli occhi fuor della testa per la paura. In quella posizione pareva proprio una
scimmia vera quando sta attaccata agli alberi con la coda, e io ho approfittato subito della
circostanza per richiamar l'attenzione del pubblico su questa nuova bestia del mio serraglio.
- Hanno udito, signori e signore? Al solo nome della tigre la Scimmia si è messa a stridere, e con
ragione, perché essa è spesso vittima degli assalti di questo terribile animale ferino. La scimmia che
loro osservano lassù sull'albero è una di quelle che si chiamano volgarmente bertucce e che vivono
abitualmente in cima agli alberi delle foreste vergini, dove si nutrono di bucce di cocomero, di
torsoli di cavolo e di tutto quel che si trova a portata delle loro mani. Questi curiosi e intelligenti
animali hanno il brutto vizio di scimmiottare tutto quel che vedono fare agli altri, e questo è appunto
il motivo per cui i naturalisti hanno messo loro il nome di scimmie... Bertuccia, fate una riverenza a
questi signori!... -
Ma Pietrino non ha voluto saperne di far la riverenza, e ha seguitato a piagnucolare.
- Faresti meglio - gli ho detto - a soffiarti il naso... Ma intanto noi passeremo al Leone, a questo
nobile e generoso animale che ben a ragione è chiamato il re di tutte le bestie perché col suo bel
manto e la sua forza impone soggezione a tutti quanti, essendo capace di mangiarsi anche una
mandra di bovi in un boccone... Esso è il carnivoro più carnivoro di tutti i carnivori, e quando ha
fame non porta rispetto a nessuno, ma non è tanto feroce come altre belve che ammazzano la gente
per puro divertimento; esso invece è un animale di cuore, e si racconta anche nei libri, che una
volta, trovandosi egli a Firenze di passaggio, e avendo incontrato per la strada un piccolo bambino
che si chiamava Orlanduccio e che si era perso, lo prese delicatamente per la giacchetta e lo riportò
pari pari alla sua mamma che se non mori di paura e di consolazione fu un vero miracolo. -
Molte altre cose avrei potuto dire intorno al leone; ma siccome Pietrino seguitava a berciare
sull'albero che pareva lo scannassero, mi sono affrettato a passare al Coccodrillo.