Page 114 - Il giornalino di Gian Burrasca
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- Come! Non lo vuoi neppur punire?
- Ma no, cara. Il punirlo lo irriterebbe maggiormente. E poi chi ha messo l'anilina nei piatti è il
Barozzo: mi ha confessato egli stesso di essere stato lui, lui solo... -
A questo punto la signora Geltrude ebbe un tale accesso di bile che credetti le pigliasse li per lì
un accidente.
Alzò le braccia al cielo e si mise a declamare:
- Ah numi! Ah eterni dèi!... E tu fai il direttore di un collegio? Tu così cretino da credere a quel
che ti dice un ragazzaccio come il Barozzo, pretendi di stare alla testa di questo istituto? Ma tu sei
da rinchiudere in un manicomio!... Tu sei un idiota come non ve ne sono mai stati nel mondo! -
Il Direttore sotto questa valanga di ingiurie reagì, e abbassata la testa al livello della sua violenta
consorte la guardò negli occhi esclamando:
- Ora poi basta. -
E a questo punto io vidi, giornalino mio, la cosa più
straordinaria, più lontana da ogni previsione e insieme
più comica che si possa immaginare.
La signora Geltrude, allungando la destra sul capo del
signor Stanislao, come un artiglio, gli afferrò i capelli
esclamando:
- Ah! che vorresti fare? -
E mentre ella ringhiava queste parole io vidi con
profondo stupore che la chioma corvina del direttore era
rimasta nelle grinfie della direttrice la quale agitava la
parrucca in aria ripetendo furiosa:
- Ah! Vorresti anche minacciarmi? Tu? Me?... -
E gittata via a un tratto la parrucca afferrò un
battipanni di giunco ch’era su un tavolino e si mise a
inseguire il signor Stanislao che, avvilito, con la testa
completamente nuda cercava goffamente di sfuggire alle
minacce coniugali girando attorno alla tavola...
La scena era così supremamente ridicola che per quanti sforzi facessi, non potei trattenere
completamente le risa e mi usci dalla bocca un mugolìo acuto.
Questo mugolìo fu la salvezza del signor Stanislao. I due coniugi si voltarono in su stupiti verso
il ritratto; e la signora Geltrude passando dalla irritazione a una vaga paura mormorò:
- Ah! La buonanima dello zio Pierpaolo!... -
Ed io prudentemente mi ritirai lasciando i due coniugi pacificati ad un tratto da un comune
sentimento di timore, a fantasticare intorno al mugolìo del compianto fondatore di questo
malaugurato collegio.
9 febbraio.
Stamani fra i componenti la società Uno per tutti, tutti per uno è passata la solita parola d'ordine
che significa: Nell'ora di ricreazione c'è adunanza.
E infatti l'adunanza c'è stata e io non mi ricordo d'aver mai assistito a una seduta di società
segreta più emozionante di questa.
Nel rileggere il resoconto che ne ho fatto nella mia qualità di segretario, mi par d'avere davanti
agli occhi una scena della vita dei cristiani nelle catacombe o un episodio della Carboneria, come si
trovano descritti nei romanzi storici.
Figurati dunque, giornalino mio, che all'adunanza non mancava nessuno della nostra società,
perché il contegno del Barozzo aveva dato nell'occhio a tutti, e s'era tutti ansiosi di sapere come mai
tutto ad un tratto egli aveva cambiato così, dopo essere stato chiamato in direzione, a proposito
dell'affare dell'anilina.