Page 68 - Lorenzo Pietrasanta - L'orto per la famiglia
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ed altre volte con rifioritura e dunque a maturazione sca-
lare. Risulta evidente che le varietà a sviluppo indetermi-
nato e rifiorenti hanno bisogno di impalcature idonee,
resistenti, atti a sostenere il peso anche rilevante dei grap-
poli di bacche in vario stato di maturazione.
In verità, ci sono ortive che crescono anche adagiate sul
terreno con produzioni accettabili e spesso non inferiori
rispetto a quelle impalcate in strutture verticali. Nel caso
di quelle impalcate in verticale o anche formanti pergolati,
la differenza sta essenzialmente nella diversa utilizza-
zione dello spazio in verticale piuttosto che in orizzontale.
Tali strutture consentono tra l’altro lo sfruttamento del ter-
reno con la consociazione di piantine che vivono bene in
penombra o che addirittura la prediligono. Inoltre, i prodotti
delle piante impalcate su tali strutture risultano più puliti,
più omogenei nella forma, indenni da marcescenze do-
vute spesso al contatto col suolo (cucurbitacee in genere).
Si conoscono svariate forme e metodi costruttivi con
supporti fissi, mobili, riciclabili, precari. In ciascuna regione
e località esistono forme e tradizioni diverse che rivestono
talvolta carattere decorativo. Il costo e il tempo impiegato
per queste strutture alquanto diverse tra loro è variabilis-
simo. Si possono ottenere gli scopi voluti anche con mo-
desta spesa di tempo e denaro laddove sono disponibili
canneti o cannicci od atro materiale equipollente. In tali
casi l’orticoltore si sbizzarrisce anche nella creazione di
forme di impalcatura originali quanto solide. In presenza
di muri a secco per esempio si trovano “trucchi” per ap-
pendere piantine insieme ornamentali ed ortive. La stessa
sommità di tali muri se di un certo spessore, può rappre-
sentare spazio utilizzabile e di appoggio per zucche, zuc-
chine, cetrioli ecc.
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