Page 63 - Lorenzo Pietrasanta - L'orto per la famiglia
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meno alla moda. Solo una buona conoscenza, unita-
mente dei parassiti (almeno di quelli più comuni) e della
relativa lotta antiparassitaria eseguita correttamente as-
sieme alle buone pratiche colturali, possono aiutarlo a di-
minuire l’impatto degli antiparassitari.
Per ora basta solo osservare che esistono ampie pos-
sibilità di scelta tra i metodi di lotta antiparassitaria così
pure tra prodotti detti fitofarmaci ad impatto ambientale di-
verso, fino ad essere nullo o quasi.
Oggi si può dare comunque ampia assicurazione al con-
sumatore che i trattamenti antiparassitari se ben condotti
non sono nocivi per la salute e l’alimentazione, anche in
caso di consumo prolungato di verdure ed ortaggi vari.
Ed inoltre, il consumatore deve sapere che nella grande
generalità gli orticoltori posseggono grande senso di re-
sponsabilità e non hanno motivi per “avvelenarlo” o arric-
chirsi ( !?) a scapito della sua salute.
Può al massimo verificarsi qualche svista o qualche con-
taminazione sporadica, per la quale l’orticoltore deve pre-
stare massima attenzione avendo cura per esempio, di
tenere distintamente separati e magari chiusi a chiave i
piccoli depositi di fitofarmaci. Di lavarsi bene le mani e in-
dossare comunque camice e berretto ogni qualvolta che,
effettuato un trattamento con polveri o liquidi antiparassi-
tari, deve passare ad altre attività come cimature, raccolta
e quant’altro. Deve essenzialmente rispettare i così detti
“tempi di carenza” indicati sulle confezioni dei fitofarmaci,
aumentati di 24-36 ore. Dei particolari si dirà successiva-
mente.
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