Page 44 - Lorenzo Pietrasanta - L'orto per la famiglia
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cimaia il letame dopo l’acquisto, e attendere che la massa
organica venga aggredita dai microorganismi di ogni ge-
nere e specie, riducendola ad una massa omogenea dove
non sia più possibile riconoscere le frazioni dei vari mate-
riali di cui è composto.
Tale massa tendenzialmente terrosa tra il bruno e il mar-
rone ridurrà di parecchio il suo volume e presenterà la
condizione ottimale in contenuto di azoto degli altri macro
e microelementi e soprattutto una miriade enorme di mi-
croorganismi che sono indispensabili per favorire l’assi-
milazione delle sostanze nutritive presenti nel terreno e
l’assorbimento da parte delle radici delle piante.
Il letame maturo, una volta sparso nel terreno deve es-
sere interrato a poca profondità (5-10 centimetri) per pro-
teggerlo dall’essiccamento ad opera del sole e del vento
preferibilmente in condizione di pre-tempera o tempera
del terreno, pena la perdita di potere fertilizzante sotto il
profilo sia chimico che biologico. In siffatte condizioni,
qualunque rischio di infezioni o di contaminazioni delle
verdure è scongiurato. Fermo restando che i prodotti
dell’orto, specie se consumabili crudi, devono essere
bene e ripetutamente lavati in acqua corrente.
25. Cenni sulla concimaia.
La concimaia può essere approntata in maniera sem-
plice ed economica nella zona più periferica della casa o
dell’orto, scavando un fossato con profondità di 70-80
centimetri, largo 1 o 2 metri e lungo 3-4, a forma di paral-
lelepipedo adagiato al suolo dal lato più lungo. Ovvia-
mente la lunghezza sarà stabilita in rapporto alla quantità
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