Page 40 - Lorenzo Pietrasanta - L'orto per la famiglia
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vità, del peso della massa che posseggono, per l’effetto
            bio ed elettrochimico dei colloidi. In terreni tendenzial-
            mente argillosi o anche di “medio impasto” tali particelle
            risultano quasi omogenee per diametro e peso. A causa
            delle piogge battenti, principalmente, tali particelle si at-
            taccano fortemente tra loro senza lasciare il minimo spa-
            zio per la circolazione dell’aria che, come accennato è
            indispensabile alla respirazione dell’apparato radicale. In
            siffatta situazione le piante entrano in sofferenza e solo
            se non calpestate tendono a recuperare vigore e salute
            man mano che l’acqua, grazie all’evaporazione per il con-
            tatto del suolo con i raggi solari o per gravità, scenda
            verso gli strati inferiori del terreno.
              Con adeguati accorgimenti, cioè lavorando il terreno re-
            lativamente asciutto, vengono a costituirsi “grumi” di par-
            ticelle  poggiate  l’una  sull’altra,  lasciando  spazi  per  la
            circolazione dell’aria non soltanto tra particella e particella
            ma anche tra “grumo e grumo”. Si ottimizzano così le con-
            dizioni di vita di microflora e microfauna sia per le piante
            coltivate in genere che per quelle ortive.
              Il discorso della struttura glomerulare è essenzialmente
            riferito come si diceva ai terreni tendenzialmente argillosi,
            o di medio impasto o anche limosi. Non vale teoricamente
            per i terreni sciolti sabbiosi o ricchi di scheletro (pietre)
            perché, anche quando volessimo formare dei grumi (o
            glomeruli) essi non avrebbero che vita breve od effimera.
              Ne  consegue  un  principio  di  grande  importanza
            operativa e pratica: se si volesse insistere a preparare
            un terreno troppo imbibito, rischieremmo di distrug-
            gere la potenzialità ad assumere struttura glomeru-
            lare  ai  detti  terreni,  riducendone  sensibilmente  la
            capacità produttiva che può perdurare per più di un


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