Page 43 - Lorenzo Pietrasanta - L'orto per la famiglia
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letame è indispensabile e del tutto insostituibile.
                    La qualità del letame può essere valutata a vista quando
                  un letame è fresco, cioè quando esce dalla stalla, dal-
                  l’ovile ecc. Mediante un forcone, si cercano di individuare
                  accuratamente i vari componenti: paglie, escrementi, se-
                  gature, fogliami ecc., tenendo conto del loro rapporto.
                  Qualche cenno merita lo stato di fermentazione che può
                  essere iniziato o meno. L’altra cosa importante è renderci
                  conto se il letame è di origine equina, suina, bovina, pol-
                  lina ecc. O anche di natura mista per la presenza negli al-
                  levamenti di varie specie animali. I letami di origine “mista”
                  sono tra i più consigliabili.
                    Per ognuna di queste provenienze si valuta diversa-
                  mente sia il valore biologico che il potere fertilizzante (che
                  può essere molto diverso tra un concime e l’altro). È un
                  fatto importante perché da questa valutazione dipende la
                  quantità da distribuire al terreno per l’orto.
                    Per ogni stadio di “maturazione”, si hanno grandi diffe-
                  renze in rapporto al volume e al peso. Bisogna anche va-
                  lutare la quantità di acqua e liquidi organici contenuti.
                    In rapporto a quanto detto, si deve quindi valutare il
                  costo, compreso quello di trasporto e di spargimento. Ma
                  appena dopo, c’è da decidere se utilizzare tale letame su-
                  bito o deporlo in “concimaia” per farlo maturare.
                    Diciamo subito che la sola maniera di utilizzare il le-
                  tame fresco è quella di spargerlo prima del dissoda-
                  mento  avendo  cura  di  distribuirlo  in  maniera
                  omogenea nell’intero strato coltivabile.
                    Onde evitare che agenti patogeni, muffe, microorgani-
                  smi vari (di cui è estremamente ricco il letame) possano
                  contaminare il terreno che verrà a contatto con le verdure,
                  il miglior consiglio da dare è quello di depositare nella con-


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