Page 21 - Lorenzo Pietrasanta - L'orto per la famiglia
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acqua è bene, come accennato in altri paragrafi, che le
superfici siano proporzionate sia in rapporto alla natura
del terreno, sia al fabbisogno idrico delle specie ortive che
si vogliono coltivare. Va da sé, che quando l’acqua ha
costi elevati, o quando è disponibile in quantità limitate (ri-
serve di acqua piovana in cisterne o bacini artificiali
aperti), importante risulterà escludere dall’orto quelle spe-
cie troppo “esigenti d’acqua”. L’acqua risparmiata andrà
a beneficio di altre specie più parche e di maggior utilità
nel consumo familiare.
L’acqua deve sempre essere batteriologicamente pura
e non deve contenere in eccesso cloruri, i quali costitui-
scono autentiche barriere nella coltivazione delle piante
ortive e non solo.
Da escludere sono quindi le acque salmastre e i corsi
d’acqua nei quali scaricano i liquami provenienti da fogne
o da industrie conciarie od altro.
Quando si avessero dei dubbi di una certa consistenza,
prima di programmare un orto, bisogna documentarsi
sulla qualità nonché sulla provenienza dell’acqua irrigua.
7. Cenni sui metodi di irrigazione dell’orto di fa-
miglia.
Qualche accenno meritano i metodi più aggiornati di ir-
rigazione delle ortive.
Mentre per gli orti “industriali” oggi si usano metodi di ir-
rigazione a goccia con installazione di una rete di tubi o
di cosiddette “manichette” in polietilene, bucherellate per
distribuire l’acqua al piede di ogni piantina, nel caso del-
l’orto di famiglia, caratterizzato da una moltitudine di spe-
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