Page 113 - Lorenzo Pietrasanta - L'orto per la famiglia
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segni di oidiosi, consistenti nella comparsa di macchioline
di muffe rotondeggianti che si evidenziano in trasparenza
nelle foglie. Ma i sintomi anche nel caso degli oidi, pos-
sono essere differenziati potendosi notare in certi casi co-
perture di muffe bianche più o meno penetranti nei
germogli, nelle foglie, nei fusti o cauli estesamente diffusi.
Altre piante colpite da oidi sono le carote, le cicorie, in-
divie, scarole, ecc. I danni in quest’ultimo gruppo di ortive
sono spesso rilevanti e l’unico modo efficace per tenere
le piante sotto controllo sono i trattamenti effettuati in an-
ticipo rispetto alla comparsa massiccia delle muffe che,
se ben osservate, sono inconfondibili.
Nel tardo autunno, coi primi freddi delle notti, il patogeno
viene bloccato e pertanto, solo allora si sospende ogni
trattamento.
I nuovi prodotti sistemici contro l’oidio, hanno bassa tos-
sicità per le persone, a condizione che si lascia passare il
tempo nel quale la molecola si dissolve per effetto di
agenti atmosferici, come dimostrano le case produttrici
(tempi di carenza). E ovviamente - giova ripeterlo - i pro-
dotti dell’orto vanno consumati sempre previa lavatura ab-
bondante in acqua corrente.
In genere, gli oidi colpiscono di più nel meridione piutto-
sto che nel settentrione d’Italia, ed in particolare dove le
escursioni termiche tra il giorno e la notte sono meno ele-
vate.
Pertanto, da noi bisogna avere maggiore accortezza
nell’evitare coltivazioni molto fitte per agevolare la circo-
lazione di aria tra le piante: Cosa che si ottiene anche con
qualche diradamento se si semina direttamente in pieno
campo, o tenendo il terreno sempre pulito da erbe infe-
stanti.
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