Page 117 - Lorenzo Pietrasanta - L'orto per la famiglia
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ottanta, questi prodotti provenienti dagli USA, non es-
                  sendo privi di effetti collaterali anche gravi sia per certe
                  piante sia per gli organismi animali e forse per l’uomo
                  stesso, sono stati pressoché abbandonati od usati con
                  grande limitazione.
                    Vi sono inoltre, comparsi sul mercato successivamente,
                  alcuni prodotti sistemici che non hanno però trovato il fa-
                  vore della gran parte dei vitivinicoltori i quali hanno prefe-
                  rito riconfermare la loro attenzione sulla poltiglia bordolese
                  che, in uso da un paio di secoli, non ha mai prodotto effetti
                  collaterali indesiderati  degni di rilievo.

                     Quello della vite è un esempio classico che mette in evidenza i limiti di
                     certe tendenze della cosidetta “agricoltura biologica” che per la verità
                     consente l’uso di vari prodotti più o meno chimici o naturali tra cui ap-
                     punto la poltiglia bordolese. Quello che si contesta é l’applicazione acri-
                     tica della esclusione di trattamenti in difesa delle piante sia da parassiti
                     animali che vegetali. E i risultati sono lì a confermare che praticando
                     acriticamente le regole “dall’alto” della detta agricoltura biologica, si
                     moltiplicano i rischi agronomici ed economici, con conseguente danno
                     quali-quantitativo dei prodotti.



                  71. Peronospora della patata.

                    La peronospora della patata, appartiene allo stesso ge-
                  nere di quello della vite. Tante cose dette per la perono-
                  spora della vite, valgono, quindi, anche per la patata.
                    Anche qui, al sopravvenire delle condizioni climatiche
                  adatte allo sviluppo del parassita, bisognerebbe iniziare i
                  trattamenti antiperonosporici. Le infezioni, una volta par-
                  tite, sono difficili da controllare e pertanto l’eventuale tra-
                  scuratezza, non può non comportare danni quantitativi
                  alla produzione.



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