Page 121 - Lorenzo Pietrasanta - L'orto per la famiglia
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Ci soffermiamo sulle fusariosi delle ortive che in certi
casi sono temibili per i danni che riescono ad infliggere.
Tali danni provengono dagli attacchi del patogeno alle
radici delle piante che una volta infettate tendono alla mar-
cescenza, specie se in condizioni prolungate di asfissia
del terreno. Quando il terreno si satura di acqua e questa
non riesce a sgrondare, viene a mancare l’ossigeno ne-
cessario alla respirazione delle radici e si sviluppa il “fun-
gillo” in colonie di migliaia di individui, all’origine dei danni.
Le infezioni possono derivare o da sementi infette di
“spore” o anche presenti nel terreno dove, possono es-
sere rimaste da resti di colture precedenti già infettate.
Le fusariosi non sono difficili da riconoscere in quanto
le piante colpite possono marcire sul posto sia nei semen-
zai, sia dopo la messa a dimora, o anche nei mesi suc-
cessivi.
Le piantine si presentano clorotiche (cioè ingiallite) e
scarsamente sviluppate.
Sempre in terreni tendenzialmente argillosi (difettosi
per eccesso di argilla) o dove non si applicano i suggeri-
menti rispetto alle “rotazioni agrarie”. Oppure per erronea
sistemazione del terreno ed in mancanza di adeguata
pendenza del sito.
Con la buona pratica agraria, e meglio ancora laddove
è possibile, cambiando il sito dell’orto ogni anno, rara-
mente si verificano danni da fusarium e l’eventuale pre-
senza di qualche focolaio potrà risultare ininfluente al
buon risultato dell’orto.
Passiamo in rassegna alcune specie o varietà più te-
mibili per le ortive:
- Fusarium moniliforme: attacca il grano ed il banano.
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