Page 109 - Lorenzo Pietrasanta - L'orto per la famiglia
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morte di detti batteri, le sostanze azotate contenute nel loro organismo
                     unicellulare restano nel terreno a disposizione di tutte le piante. Perciò
                     arricchiscono il terreno di azoto di cui sono voraci le graminacee ed
                     altre. Per questo, nelle rotazioni agrarie si suole alternare una coltura
                     di leguminose alla quale succede una graminacea come il grano.
                    Nell’orto come più in generale in agricoltura, la migliore
                  forma di difesa dalle batteriosi è la prevenzione che si ot-
                  tiene mediante pratiche agronomiche e di coltivazione
                  corrette, mentre il ricorso ad eventuali trattamenti è riser-
                  vato ai casi di persistenti condizioni di umidità del suolo e
                  dell’atmosfera, in particolare del “microclima” della zona
                  in cui si opera.
                    Purtroppo, anche le batteriosi, una volta istallatesi pos-
                  sono provocare danni quali-quantitativi ai prodotti che,
                  specie in prossimità della raccolta autunnale, risultano
                  inadatti alla conservazione.
                    Ci sono tuttavia metodi di conservazione basati sull’as-
                  senza di ossigeno e saturati artificialmente con atmosfera
                  controllata che, unitamente alla temperatura, ne accre-
                  scono la conservabilità, previo trattamento antibatterico o
                  batteriostatico.


                  68. Gli oidi.


                    Si parla di oidi e non di oidio, in quanto queste “muffe
                  bianche” riconoscibili facilmente dagli esperti (ma esperti
                  si può anche diventare agevolmente se si è bravi osser-
                  vatori) anche per la velocità di diffusione da una pianta
                  all’altra, specie con le temperature di maggio oltre che per
                  la tipicità. Gli oidi infatti appartengono a famiglie e gruppi
                  diversi tra loro e, in qualche caso, vivono insieme in as-
                  sociazione.


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