Page 23 - Breve storia della musica
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tonalità di impianto anziché alla dominante. Questa seconda

                parte, a sua volta, può essere vista come divisa in due: una parte
                di sviluppo, in cui i temi vengono elaborati e sfruttati a piacere,

                in modo da estrarne tutte le potenzialità; e una parte di ripresa,
                in cui i temi sono riproposti nella tonalità di partenza,

                concludendo il movimento con un senso di relativo riposo.


                Il Romanticismo e l’Ottocento


                Gli ultimi lavori di Beethoven segnano la fine del classicismo,

                ma già fanno percepire una tensione che forza i confini della
                compostezza classica e del razionalismo illuministico.

                Sentimenti e fantasia sono tratti caratteristici del Romanticismo,
                che in musica si traducono in maggiore libertà di forme e di
                intenti: si va dall’esuberanza e dal gusto anche magniloquente

                di Hector Berlioz, che vuole orchestre sempre più numerose,
                alle pagine intimistiche per il solo pianoforte di Robert

                Schumann, fogli d’album, quasi appunti, schizzi, magari poi
                collegati in cicli, ma senza pretesa di unità tematica.


                La rivalutazione delle tradizioni locali (miti, leggende, saghe),

                che è un altro elemento romantico, si affianca alla nascita (o
                rinascita) delle coscienze nazionali stimolata dagli ideali della

                Rivoluzione francese, e nella seconda metà del secolo porta alla
                formazione delle scuole nazionali, che seguono traiettorie

                diverse, parallele alle vicende politiche che accompagnano la
                formazione degli stati nazionali.


                Il pianoforte è lo strumento che esprime meglio lo spirito del

                primo Ottocento: scrivono pagine importanti per la tastiera
                Schubert, Mendelssohn, Schumann; quasi esclusivamente per il

                pianoforte scrive Chopin, Liszt sviluppa la tecnica pianistica a
                livelli straordinari.



                      Franz Schubert (1797-1828), viennese, ha vita breve, che
                        si consuma nel tempo di Beethoven (rispetto al quale




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