Page 18 - Breve storia della musica
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(1791) riprende invece la tradizione del Singspiel tedesco, in cui
le parti cantate si alternano a quelle recitate.
Bach e Haendel
I due musicisti più importanti della prima metà del Settecento
sono Johann Sebastian Bach (1685-1750) e Georg Friedrich
Haendel (1685-1759): entrambi tedeschi, costituiscono la
sintesi definitiva della musica barocca, ma per il resto sono
molto diversi nel carattere, nella produzione musicale e nella
fortuna. Haendel si trasferì a Londra nel 1711, a 26 anni, e vi
rimase sempre, a parte qualche breve viaggio; preferì l’ambiente
delle corti e dei teatri, cercò di cogliere i gusti del suo pubblico
e inseguì il successo anche a costo di compromessi (sia pure
sempre con grande maestria); Bach invece non lasciò mai la
Germania, preferì le piccole corti di provincia, le chiese e le
scuole di musica municipali (dal 1729 diresse il Collegium
musicum fondato da Georg Philipp Telemann) e si dedicò
intensamente e con passione all’insegnamento (Haendel non
ebbe invece allievi), fu sostanzialmente un conservatore ma
portò alle vette più alte lo stile polifonico. Haendel fu molto
ammirato dai suoi contemporanei; Bach fu apprezzato
soprattutto come virtuoso dell’organo, mentre come
compositore gli fu sempre preferito Telemann, bravo certo ma
per il nostro gusto molto più “leggero”. Le opere di Haendel
furono stampate subito e continuamente ristampate, cosicché
anche dopo la sua morte continuarono a circolare e tenere viva
la sua fama; poche di quelle di Bach furono stampate e la sua
fama, peraltro già limitata presso i contemporanei, fu nulla per
quasi un secolo, fino a che nell’Ottocento Mendelssohn non lo
riscoprì e ne consacrò definitivamente la grandezza.
Bach compose molta musica sacra (messe, mottetti, corali,
oratori), molta musica strumentale (per gli strumenti a tastiera,
organo in particolare, ma anche clavicembalo, per violino, viola,
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