Page 16 - Breve storia della musica
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Francia: vi furono rappresentate il Serse (nel 1660) e l’Ercole

                amante (1662) al teatro delle Tuileries. Un fiorentino trasferitosi
                in Francia, Giovanni Battista Lulli o, alla francese, Jean-

                Baptiste Lully (1632-1687), è determinante per lo sviluppo di
                un melodramma francese, la comédie-ballet, in cui si fondono

                elementi dell’opera italiana e il balletto (elemento questo che
                resterà a lungo tipico dell’opera francese).


                L’opera si diffuse rapidamente in tutta Italia, in particolare a

                Roma, dove fu realizzato il teatro dei principi Barberini:
                musicisti come Domenico (1592-1665) e Virgilio Mazzocchi

                (1597-1646), Luigi Rossi (1597-1653), Stefano Landi (1587-
                1639) furono i maggiori esponenti della Scuola romana,

                favorita dal fatto che a Roma esisteva una forte tradizione
                vocale. I compositori romani introducono nell’opera l’elemento

                comico, gradito al pubblico meno colto dei teatri pubblici, fino a
                creare le prime opere interamente comiche, che avranno poi
                particolare sviluppo a Napoli. Qui l’opera arriva solo dopo la

                metà del Seicento: Napoli però recupererà il ritardo diventando
                il centro principale del mondo operistico nel Settecento. Dopo

                Francesco Provenzale (1624-1704), lavorarono a Napoli
                Alessandro Scarlatti (1660-1725), autore di una sessantina di

                opere, Niccolò Jommelli (1714-1774), Tommaso Traetta

                (1727-1779), Giovan Battista Pergolesi (1710-1736), autore
                della celebre La serva padrona, Nicola Antonio Porpora
                (1686-1768), Nicola Piccinni (1728-1800), Giovanni Paisiello

                (1740-1816), autore di un Barbiere di Siviglia che precedette

                quello più famoso di Rossini, Domenico Cimarosa (1749-
                1801), autore de Il matrimonio segreto.


                Nel Seicento, il dramma in musica ha un corrispettivo anche in

                campo sacro, con l’oratorio (con testi in volgare o in latino),
                sempre ispirato a episodi della storia sacra, rappresentato (a

                differenza del melodramma) senza scene e costumi. Giacomo
                Carissimi (1605-1674) e Alessandro Stradella (1639-1682)




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