Page 12 - Breve storia della musica
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La semplice professionalizzazione dei cantori non basta a                                                             culturali intense. Per i servizi liturgici vi venivano selezionati i

                spiegare questi sviluppi: in effetti, tanta complessità è resa                                                        pueri cantores (fanciulli cantori), che dall’età di otto o nove
                possibile solo dall’invenzione di forme di notazione musicale                                                         anni venivano istruiti nel canto e nella composizione. Nella
                che permettono di mettere per iscritto la musica, di tramandarla                                                      scuola fiamminga le voci della polifonia acquistano pari

                non solo oralmente, di insegnarla con metodo. Il merito                                                               importanza e vengono costruite in modo da presentare caratteri
                dell’aver posto le basi della notazione viene attribuito                                                              simili; inoltre il rapporto fra musica e parola diventa più stretto

                solitamente a Guido D’Arezzo, monaco benedettino del XII                                                              e preciso.
                secolo.
                                                                                                                                      In campo sacro la messa diventa sempre più importante e
                Il canto gregoriano, il canto della liturgia cristiana dei primi                                                      diventa il genere “alto” per eccellenza, il mottetto del secolo

                secoli, prende il nome da Gregorio Magno, papa dal 590 al                                                             precedente scompare: con lo stesso nome viene ora indicato un
                604, al quale la tradizione attribuiva il merito, da un lato, di aver                                                 brano su testo sacro in latino, destinato all’esecuzione durante le

                posto ordine nel proliferare di testi e versioni diverse dei canti                                                    celebrazioni liturgiche.
                liturgici, raccogliendo in un antifonario i testi dei canti

                “approvati” (solo i testi: non esisteva ancora una notazione                                                          La prima generazione di maestri fiamminghi ha in Guillaume
                musicale) sistematizzandoli e organizzandoli in funzione                                                              Dufay (vissuto fra il 1400 circa e il 1474) e Gilles Binchois i

                dell’uso nel corso dell’anno liturgico; dall’altro, di aver istituito                                                 suoi maggiori rappresentanti; Johannes Ockeghem (ca. 1425-
                la schola cantorum papale, a cui era affidato il compito di fare                                                      1496) e Antoine Busnois sono i due principali esponenti della
                un po’ da garante e da “memoria storica” delle versioni corrette                                                      seconda; la terza, che si spinge nei primi anni del Cinquecento,

                dei canti ufficiali. Qualunque cosa abbia effettivamente fatto                                                        raggiunge l’apice con Josquin des Prez (Gioacchino del
                Gregorio Magno, la sistematizzazione del canto che porta il suo                                                       Prato, morto nel 1521), allievo di Ockeghem.

                nome avvenne più tardi, come hanno pazientemente appurato
                gli studi storici nel ventesimo secolo, probabilmente addirittura                                                     Ockeghem dal 1452 fino alla morte fu al servizio della cappella

                un paio di secoli dopo, intorno all’epoca di Carlo Magno.                                                             reale di Francia, sotto Carlo VII prima, poi Luigi XI e Carlo
                                                                                                                                      VIII, dapprima come corista poi come maestro del coro.

                La polifonia vocale del Cinquecento                                                                                   Prediligeva la composizione di musica sacra, mentre Antoine
                                                                                                                                      Busnois ci ha lasciato molta musica profana (ballate, chanson).

                Dagli inizi del XV secolo, fino alla fine del XVI, la scena                                                           Ockeghem porta a maturazione gli elementi che erano già
                musicale è sostanzialmente dominata da compositori e cantori                                                          presenti nei grandi della prima generazione (Dufay in
                dell’Europa nordoccidentale, della Borgogna e delle Fiandre                                                           particolare): la sua scrittura cresce in complessità, aumenta il

                (attuali province meridionali di Belgio e Olanda, grosso modo)                                                        numero delle voci, lo stile sfrutta un gran numero di tecniche, in
                che, per questo, nel loro complesso sono classificati con il nome                                                     particolare quelle imitative. L’imitazione genera unità nella

                collettivo di scuola fiamminga o fiammingoborgognona o,                                                               composizione, ma la varietà dei procedimenti imitativi
                ancora, franco-fiamminga. È l’epoca della costruzione delle                                                           impedisce che l’unità si trasformi in prevedibilità o pura

                grandi cattedrali, attorno alle quali si concentrano attività                                                         ripetizione.





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                                   8                                                         powerd by Guido Scuderi
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