Page 19 - Breve storia della musica
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orchestra) e non affrontò mai invece il teatro d’opera; Haendel
compose molta musica strumentale, ma raggiunse la fama
soprattutto con le sue opere per il teatro, dopo il trasferimento a
Londra, e con gli oratori sacri, fra cui è famoso il Messiah, da
molti considerato il suo capolavoro.
Lo stile classico
Johann Sebastian Bach muore nel 1750, ma già da tempo il suo
stile, riassunto dello spirito barocco e del tradizionale
contrappunto polifonico, non è più in sintonia con i tempi:
prevale ormai il gusto per la melodia accompagnata, in cui la
voce che esegue la melodia principale assume un’importanza
speciale e le altre voci, perdendo autonomia, diventano
supporto, sostegno (accompagnamento) e non sono più usate in
funzione melodica, ma come componenti di un accordo (in
funzione armonica). La composizione tende a basarsi sempre
meno su un unico motivo, una linea che viene passata da una
voce all’altra, identica o variamente elaborata; sempre di più la
costruzione è per brevi frasi melodiche accostate in successione,
magari di carattere diverso, come proposta e risposta, spesso in
modo simmetrico. A una frase di una certa lunghezza (che si
chiude con una cadenza, una chiusura di frase su un accordo che
indica riposo o sospensione, per la sua relazione con la tonalità
principale del brano, la cosiddetta tonalità d’impianto) ne segue
una seconda della stessa lunghezza; alla coppia poi si
contrappone un’altra coppia della stessa lunghezza, e via di
questo passo, nella costruzione progressiva di pensieri musicali
più complessi sulla base di mattoni di uguale dimensione ma di
significato diverso. Poi le frasi possono essere riprese, ripetute
identiche, modificate, passate da uno strumento all’altro,
applicando nel nuovo clima le diverse tecniche della variazione
ereditate dalla tradizione contrappuntistica.
Subito dopo la metà del secolo su questa tendenza si innesta
anche quella che privilegia l’eleganza, la raffinatezza, con forte
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