Page 21 - Breve storia della musica
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Vienna. Il suo grande merito, e l’importanza storica della sua

                figura, stanno nell’aver fuso tutti questi elementi ottenendo
                risultati di grande eleganza, con un sicuro gusto delle
                proporzioni (è quello che si usa chiamare “stile classico”). Ai

                suoi capolavori si affiancano quelli di Wolfgang Amadeus
                Mozart (1756-1791), di cui Haydn sarà amico e a cui peraltro

                sopravvivrà parecchi anni, e di Ludwig van Beethoven (1770-
                1827), che sarà suo allievo. Haydn, Mozart e Beethoven sono

                spesso uniti sotto l’etichetta di Scuola di Vienna, perché tutti e

                tre operarono nella capitale dell’impero asburgico (benché
                nessuno ci fosse nato).






                                        Haydn e il quartetto d’archi


                  Haydn  è  stato  definito  “padre  della  sinfonia”  e  “padre  del

                  quartetto”: è lui il primo, in ambedue i casi, a portare a un

                  livello  d’eccellenza  questi  due  generi,  mostrandone  e
                  sfruttandone le potenzialità. Il quartetto d’archi (due violini,

                  viola, violoncello) è uno dei molti piccoli gruppi strumentali
                  che si sviluppano dalla sonata a due o a tre del Barocco, ma è

                  quello  che  ha  avuto  nel  tempo  uno  sviluppo  più  vivace  e
                  interessante.  Gli  strumenti  che  compongono  la  formazione

                  sono strettamente apparentati fra loro, ma hanno anche una
                  forte individualità: sono strumenti con una forte propensione

                  alla melodia, ma che possono anche svolgere con efficacia il
                  compito  di  accompagnare.  Haydn  è  il  primo  che  tratta  i

                  quattro  alla  pari,  come  quattro  individualità  che  possono
                  discutere fra loro, dialogare apertamente, insieme o a gruppi,

                  e  possono  ricombinarsi  a  piacere  scambiandosi  i  ruoli  di
                  primo  attore  e  di  spalla,  ma  mantenendo  sempre  una

                  compatta omogeneità grazie alla parentela timbrica.









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