Page 177 - Maschere_Motta
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Autori, attori singoli e famiglie



                                  della Commedia dell’Arte














                                              Francesco Andreini






                                                                   I capostipite, Francesco (Pistoia, 1548 Mantova, 1624),
                                                                   discendeva forse dalla famiglia Ceracchi:  Andreini
                                                               Isarebbe dunque uno pseudonimo.
                                                                 Divenne  attore  nel 1576, dopo  aver combattuto  nella
                                                               marina toscana e aver servito per otto anni nelle galee
                                                               turche. Due anni dopo fu scritturato dalla Compagnia dei
                                                               Gelosi, dapprima con parti di “innamorato” e poi nel ruolo
                                                               del “soldato fanfarone”, per il quale  creò la maschera del
                                                               “Capitan Spavento della Val d’Inferno”, di cui pubblicò poi, nel
                                                               1607, una raccolta di Bravure.
                                                                 Fu più volte in Francia, dove nel 1604 gli morì la moglie.
                                                               Da allora si ritirò a Venezia e attese alla pubblicazione dei
                                                               suoi scritti  e di quelli della  consorte: favole boscherecce,
                                                               versi d’occasione e le citate Fravure del Capitan Spavento,
                                                               documento importantissimo per la storia della commedia
                                                               dell’arte. A Mantova trascorse i suoi ultimi anni.
                                                                 La moglie Isabella Canali (Padova, 1562 Lione, 1604), da
                                                               lui sposata nel 1578 fu senza dubbio l’attrice più famosa del
                                                               suo tempo. Godette dell’amicizia e della stima di principi e
                                                               sovrani e della dovuta ammirazione di poeti come il Tasso, il

                                                                                                               167
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