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17 - Le Guerre puniche e l’espansione in Oriente


        CARTHAGO DELENDA EST
        Roma e Cartagine divennero rivali dopo  vedeva la potenza cartaginese come una
        anni di intesa e di alleanze. Dopo le ri-  nemica eterna di Roma, una rivale da di-
        petute vittorie contro i popoli dell’Italia e  struggere: “Carthago delenda est” (Car-
        contro Pirro, Roma cominciò a mal tolle-  tagine deve essere distrutta) fu il motto
        rare il dominio cartaginese sulla Sicilia e  con cui espresse le sue convinzioni. La
        sul Mediterraneo. La lotta si fece spieta-  spietatezza contro Cartagine costituì
        ta e un profondo rancore crebbe negli  un’eccezione nel pensiero politico di Ca-
        animi di entrambi i popoli. Così Amilcare  tone. Egli, infatti, consigliò sempre ai Ro-
        fece giurare al figlio Annibale, ancora fan-  mani prudenza e moderazione nel tratta-
        ciullo, eterno odio contro i Romani; la  re i popoli sottomessi. La rivalità con Car-
        stessa cosa giurò il senatore Marco Por-  tagine fu invece più forte di ogni virtù
        cio Catone a Roma. Egli, nonostante  umanitaria, di quella humanitas che sola
        avesse criticato duramente i dispendiosi  faceva grande l’uomo, mentre il suo con-
        preparativi di Publio Cornelio Scipione in  trario non faceva altro che corrompere i
        Sicilia per organizzare lo sbarco in Africa,  costumi.


      Dall’espansione in Oriente
      alla terza Guerra punica
      Dopo la vittoria su Cartagine, Roma intervenne nuovamente in La seconda
      Macedonia, su richiesta di Atene che chiedeva aiuto contro Fi- Guerra macedonica
      lippo V. Nel 200 a.C. iniziò così la seconda Guerra macedonica.
      Nel 197 a.C. i Romani guidati da Tito Quinzio Flaminio sconfis-
      sero Filippo a Cinocefale, costringendolo a consegnare la flot- La vittoria
      ta, a pagare un’indennità di guerra e a riconoscere la libertà al- di Cinocefale
      le città greche: al protettorato macedone si sostituì quindi quel-
      lo romano. Poiché il re di Siria Antioco III si rifiutò di ritirare le La vittoria
      sue truppe dalla Grecia liberata dai Romani, nel 191 a.C. Roma su Antioco III di Siria
      lo attaccò, sconfiggendolo alle Termopili. L’anno seguente Lu-
      cio Cornelio Scipione sbarcò in Asia e sconfisse le truppe siria-
      che a Magnesia. Un nuovo conflitto con la Macedonia si delineò La terza Guerra
      nel 171 a.C. quando salì al trono Perseo, figlio di Filippo V, macedonica
      profondamente ostile ai Romani. Dopo tre anni Lucio Emilio
      Paolo sconfisse l’esercito macedone a Pidna; la Macedonia fu Divisione
      divisa in quattro repubbliche che divennero alleate di Roma. della Macedonia
      Due rivolte seguirono alla vittoria romana, quella di Andrisco in
      Macedonia (149 a.C.), sedata solo nel 146 a.C. da Cecilio Me- Rivolte sedate
      tello, e quella della Lega achea, sedata anch’essa nel 146 dal con-
      sole Lucio Mummio. Nel frattempo, molti a Roma, tra cui il se-
      natore Marco Porcio Catone, sostenevano la necessità di ab-
      battere definitivamente Cartagine. Quando Cartagine decise la Cartagine dichiara
      guerra contro Massinissa, re dei Numidi, a causa dei suoi con- guerra alla Numidia
      tinui soprusi, Roma a sua volta dichiarò guerra a Cartagine (149 e Roma a Cartagine
      a.C., terza Guerra punica). I Cartaginesi si arresero, ma quando
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                                                                 Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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