Page 79 - Storia Tutto
P. 79

Preistoria ed età antica

     La Sicilia prima  vincia romana; nelle province, che dovevano pagare un tribu-
     provincia romana  to, ogni tipo di potere e amministrazione era nelle mani dei Ro-
                    mani che vi inviavano ex consoli (proconsoli) o ex pretori (pro-
                    pretori). Nel 238, a pace conclusa, i Romani sottrassero ai Car-
                    taginesi anche la Sardegna e la Corsica.
                    La seconda Guerra punica
     Roma conquista  Prima di iniziare un secondo conflitto con Cartagine, Roma con-
     l’Illiria      quistò la regione adriatica dell’Illiria (230-228 a.C.), riducendo-
                    la a un piccolo principato e controllando così il canale d’Otranto.
     L’occupazione   In seguito a un tentativo di incursione dei Galli, i Romani, af-
     di Milano      frontandoli, giunsero a occupare Mediolanum (Milano), affac-
                    ciandosi sulla Pianura Padana (225 a.C.). Nel frattempo, espul-
     I Cartaginesi   si dalle isole, i Cartaginesi si erano volti verso la Spagna, che fu
     in Spagna      conquistata tra il 237 e il 219 a.C. da Amilcare Barca e da suo fi-
                    glio Annibale (al quale il padre aveva inculcato un profondo
     Annibale       odio per i Romani). La decisione di Annibale di attaccare Sa-
     attacca Sagunto   gunto, alleata di Roma, provocò nuovamente la guerra (218
     e invade l’Italia  a.C.). Prima che i Romani riuscissero a mandare un esercito in
                    Spagna, Annibale invase l’Italia per via di terra, con una leg-
     Le sconfitte   gendaria traversata delle Alpi, cogliendo brillanti vittorie al Ti-
     dei Romani     cino (218), al Trasimeno (217) e soprattutto a Canne (216), ma
                    senza riuscire a spaccare la confederazione romano-italica. Nel
     L’esercito romano in  frattempo, un esercito romano comandato da Publio e Gneo
     Spagna e la tattica  Scipione impediva che dalla Spagna giungessero rinforzi ad An-
     temporeggiatrice   nibale, pressato dalla tattica temporeggiatrice (di logoramento)
     di Quinto Fabio  Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
Copyright 2011 De Agostini, Novara  di Quinto Fabio Massimo, eletto dittatore, ma presto rimpiaz-
     Massimo        zato dai consoli Lucio Emilio Paolo e Terenzio Varrone che nel
                    216 ripresero il combattimento in campo aperto. Nello scontro
     La battaglia   di Canne, in Puglia, 30 000 dei 50 000 soldati romani rimasero
     di Canne       uccisi; Annibale rimandò però la marcia verso Roma, che in bre-
                    ve tempo riuscì a riprendersi. Un esercito inviato in Sicilia espu-
     La prima Guerra  gnò Siracusa e la rese tributaria di Roma (211); un altro in Ma-
     macedonica     cedonia combatté contro Filippo V (prima Guerra macedonica)
                    a scopo puramente difensivo (Pace di Fenice, 205 a.C.). Quan-
     Asdrubale sconfitto  do Asdrubale, fratello di Annibale, riuscì a portare in Italia un
     al Metauro     esercito dalla Spagna, fu sconfitto e ucciso al Metauro (207). Nel
                    206 Publio Cornelio Scipione (che sarà chiamato Scipione l’A-
     Scipione l’Africano  fricano dopo la vittoria), subentrato al comando dell’esercito
                    romano in Spagna, colse una vittoria decisiva a Ilipa e invase l’A-
                    frica, costringendo Annibale ad abbandonare l’Italia. La vittoria
     La resa di Cartagine  di Scipione a Zama, nel 202, costrinse Cartagine alla resa, al-
                    l’abbandono di tutti i possedimenti europei e della Numidia
                    (che divenne indipendente sotto Massinissa, alleato di Roma),
                    e al pagamento di una forte indennità di guerra.
     78
   74   75   76   77   78   79   80   81   82   83   84