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Preistoria ed età antica
La Sicilia prima vincia romana; nelle province, che dovevano pagare un tribu-
provincia romana to, ogni tipo di potere e amministrazione era nelle mani dei Ro-
mani che vi inviavano ex consoli (proconsoli) o ex pretori (pro-
pretori). Nel 238, a pace conclusa, i Romani sottrassero ai Car-
taginesi anche la Sardegna e la Corsica.
La seconda Guerra punica
Roma conquista Prima di iniziare un secondo conflitto con Cartagine, Roma con-
l’Illiria quistò la regione adriatica dell’Illiria (230-228 a.C.), riducendo-
la a un piccolo principato e controllando così il canale d’Otranto.
L’occupazione In seguito a un tentativo di incursione dei Galli, i Romani, af-
di Milano frontandoli, giunsero a occupare Mediolanum (Milano), affac-
ciandosi sulla Pianura Padana (225 a.C.). Nel frattempo, espul-
I Cartaginesi si dalle isole, i Cartaginesi si erano volti verso la Spagna, che fu
in Spagna conquistata tra il 237 e il 219 a.C. da Amilcare Barca e da suo fi-
glio Annibale (al quale il padre aveva inculcato un profondo
Annibale odio per i Romani). La decisione di Annibale di attaccare Sa-
attacca Sagunto gunto, alleata di Roma, provocò nuovamente la guerra (218
e invade l’Italia a.C.). Prima che i Romani riuscissero a mandare un esercito in
Spagna, Annibale invase l’Italia per via di terra, con una leg-
Le sconfitte gendaria traversata delle Alpi, cogliendo brillanti vittorie al Ti-
dei Romani cino (218), al Trasimeno (217) e soprattutto a Canne (216), ma
senza riuscire a spaccare la confederazione romano-italica. Nel
L’esercito romano in frattempo, un esercito romano comandato da Publio e Gneo
Spagna e la tattica Scipione impediva che dalla Spagna giungessero rinforzi ad An-
temporeggiatrice nibale, pressato dalla tattica temporeggiatrice (di logoramento)
di Quinto Fabio Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
Copyright 2011 De Agostini, Novara di Quinto Fabio Massimo, eletto dittatore, ma presto rimpiaz-
Massimo zato dai consoli Lucio Emilio Paolo e Terenzio Varrone che nel
216 ripresero il combattimento in campo aperto. Nello scontro
La battaglia di Canne, in Puglia, 30 000 dei 50 000 soldati romani rimasero
di Canne uccisi; Annibale rimandò però la marcia verso Roma, che in bre-
ve tempo riuscì a riprendersi. Un esercito inviato in Sicilia espu-
La prima Guerra gnò Siracusa e la rese tributaria di Roma (211); un altro in Ma-
macedonica cedonia combatté contro Filippo V (prima Guerra macedonica)
a scopo puramente difensivo (Pace di Fenice, 205 a.C.). Quan-
Asdrubale sconfitto do Asdrubale, fratello di Annibale, riuscì a portare in Italia un
al Metauro esercito dalla Spagna, fu sconfitto e ucciso al Metauro (207). Nel
206 Publio Cornelio Scipione (che sarà chiamato Scipione l’A-
Scipione l’Africano fricano dopo la vittoria), subentrato al comando dell’esercito
romano in Spagna, colse una vittoria decisiva a Ilipa e invase l’A-
frica, costringendo Annibale ad abbandonare l’Italia. La vittoria
La resa di Cartagine di Scipione a Zama, nel 202, costrinse Cartagine alla resa, al-
l’abbandono di tutti i possedimenti europei e della Numidia
(che divenne indipendente sotto Massinissa, alleato di Roma),
e al pagamento di una forte indennità di guerra.
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