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Preistoria ed età antica

                    ■ La guerra contro Pirro
     La guerra      Quando Roma intervenne nelle questioni interne di Turi, in-
     contro Taranto   contrò l’opposizione di Taranto con cui aveva firmato un trat-
     e l’intervento di Pirro  tato di non interferenza nel 303 a.C. Di lì a poco scoppiò la guer-
                    ra tra le due città (282 a.C.). Taranto chiese aiuto a Pirro, re del-
                    l’Epiro (regione della Grecia nordoccidentale), che nel 280 a.C.
                    sbarcò in Italia con 30 000 uomini e 20 elefanti. I Romani furo-
                    no inizialmente sconfitti. Quando Pirro intervenne in Sicilia a
                    favore delle città greche contro i Cartaginesi, la guerra riprese
     La vittoria su Pirro  e terminò con la vittoria romana (275 a.C.) a Maleventum (il no-
     a Maleventum   me fu allora mutato in Beneventum) e con l’alleanza tra le due
                    forze (272 a.C.). Roma esercitava ormai il suo potere fino allo
     I diversi ordinamenti  stretto di Messina, secondo ordinamenti diversi: i municipi ave-
     amministrativi  vano autonomia amministrativa ma dovevano fornire truppe e
                    pagare un tributo; solo alcuni avevano i diritti politici; le città
                    federate, liberamente alleatesi a Roma, avevano autonomia am-
                    ministrativa, non pagavano tributi ma non avevano diritti poli-
                    tici e dovevano fornire le truppe; le colonie, fondate nei terri-
                                                    Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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                    tori sottratti ai vinti, avevano diritti civili e politici se gli abitan-
                    ti erano Romani, mentre avevano gli stessi diritti delle città fe-
                    derate se gli abitanti erano Latini.

                       SCHEMA RIASSUNTIVO

      DALLA MONARCHIA  Dopo la cacciata del re Tarquinio il Superbo a opera di una rivolta patrizia, viene
      ALLA REPUBBLICA 509 a.C.   istituito il consolato; i primi due consoli sono Bruto e Collatino.
      DALLA SECESSIONE PLEBEA  Nel 494 a.C. i plebei, per protesta contro i patrizi con cui vogliono avere parità di
      ALLA DISTRUZIONE  diritti, si ritirano sul Monte Sacro (o sull’Aventino). Ottengono l’istituzione del tri-
      DI VEIO       bunato. Nel 493 a.C. Spurio Cassio firma l’alleanza con le città latine (Foedus
      494-396 a.C   Cassianum). Fino al 430 a.C. continuano le guerre con i popoli limitrofi.
                    Nel 451-450 a.C. il diritto consuetudinario assume la forma di codice scritto; i
                    plebei iniziano ad avere diritti pari ai patrizi. Nel 445 a.C. i plebei ottengono l’a-
                    bolizione del divieto di matrimoni misti, nel 421 a.C. l’accesso alla questura.
                    Nel 396 a.C., dopo 10 anni di assedio, i Romani conquistano la città etrusca di
                    Veio.
      DALL’INVASIONE DEI GALLI  Nel 390 a.C. la popolazione dei Galli saccheggia e incendia Roma. I vecchi ne-
      ALLE GUERRE CONTRO PIRRO  mici di Roma si ribellano ma la città ristabilisce il suo potere dopo lunghe guer-
      390-272 a.C.  re. Le leggi Licinie-Sestie del 367 a.C. permettono ai plebei di accedere al con-
                    solato. Tra il 343 e il 290 a.C. i Romani combattono contro i Sanniti (guerre san-
                    nitiche, 343-341; 326-304; 298-290 a.C.). Tra il 340 e il 338 a.C. i Romani scon-
                    figgono le città della Lega latina. Nel 300 a.C. i plebei ottengono l’ammissione
                    alle cariche sacerdotali. Nel 287 a.C. la legge Ortensia riconosce la legittimità
                    delle assemblee popolari (comizi tributi). Tra il 280 e il 275 a.C. Roma combatte
                    contro Taranto in difesa della quale è intervenuto Pirro, re dell’Epiro. Dopo le pri-
                    me sconfitte Roma ottiene la vittoria definitiva a Maleventum nel 275 a.C. Nel
                    272 a.C. viene firmata l’alleanza con Taranto.
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